Nel vasto e affascinante mondo marino, i delfini rappresentano un simbolo di bellezza e fascino, ma anche di complessità nelle dinamiche di interazione con gli esseri umani. La loro presenza nei mari italiani, se da un lato suscita emozioni di meraviglia e gioia nel cuore degli osservatori, dall’altro pone sfide e problematiche per i pescatori che trovano in essi dei rivali nella ricerca del cibo. Tuttavia, in un contesto in cui la tutela della biodiversità marina è sempre più cruciale, è fondamentale trovare modalità di convivenza pacifica tra delfini e pescatori, onde evitare danni economici e garantire la sostenibilità delle attività umane.
Il progetto “Life Delfi”
Il progetto “Life Delfi” si pone proprio questo obiettivo: migliorare e ottimizzare il rapporto tra delfini e pescatori nei mari italiani. Coordinato dal Cnr-Irbm (Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine) e cofinanziato dal Programma Life dell’Unione Europea, il progetto mira a ridurre le interazioni in mare tra delfini e pesca attraverso l’utilizzo di dissuasori acustici, noti come “pinger”, in fase di sperimentazione e implementazione. Questi dispositivi, integrati con l’Intelligenza Artificiale (IA), sono progettati per emettere segnali acustici in grado di allontanare i delfini dalle reti da pesca, riducendo così il rischio di danni economici per i pescatori e di ferimenti per i cetacei.
Una delle aree dove il progetto Life Delfi è attualmente in corso è l’Area marina protetta di Punta Campanella, situata tra Capri e Sorrento, nel cuore del meraviglioso Golfo di Napoli. Qui, i ricercatori del Cnr-Irbm, in collaborazione con altre istituzioni scientifiche, stanno conducendo una serie di studi e sperimentazioni per valutare l’efficacia dei dissuasori acustici e per promuovere una migliore comprensione delle dinamiche di interazione tra delfini e pescatori.
Dissuasori acustici “intelligenti”
Tra le innovazioni introdotte dal progetto Life Delfi vi è l’utilizzo di dissuasori acustici “intelligenti”, ottimizzati grazie all’IA. Questi dispositivi sono in grado di rilevare la presenza dei delfini e di emettere segnali acustici mirati per scoraggiarli dall’avvicinarsi alle reti da pesca. Inoltre, i ricercatori hanno sviluppato un sistema di registrazione e analisi dei vocalizzi dei delfini, che viene costantemente aggiornato e condiviso con la comunità scientifica attraverso un sistema di open data.
Parallelamente all’implementazione dei dissuasori acustici, il progetto Life Delfi coinvolge attivamente i pescatori e altre figure del settore marittimo in attività di formazione e sensibilizzazione. Corsi di “dolphin watching“, gratuiti e aperti a tutti gli interessati, forniscono agli operatori del mare le competenze necessarie per riconoscere e interagire in modo responsabile con i delfini. Attraverso l’utilizzo di un’applicazione chiamata Marine Ranger, cittadini, turisti e operatori del settore possono contribuire attivamente alla raccolta di dati e alla mappatura delle aree frequentate dai delfini, fornendo così preziose informazioni per la ricerca scientifica e la conservazione della biodiversità marina.
Inoltre, il progetto prevede l’installazione di attrezzature alternative di pesca a basso impatto ambientale, come le nasse, al fine di ridurre l’impatto negativo delle attività di pesca tradizionale sui cetacei e sull’ecosistema marino.