Grandi inondazioni hanno travolto intere città nella parte settentrionale dello stato brasiliano del Rio Grande do Sul. Proseguono i soccorsi alle persone colpite dall’ondata di maltempo che ha ucciso almeno 100 persone, mentre alcuni residenti si sono rifiutati di lasciare le proprie case mentre altri sono tornati nelle abitazioni evacuate nonostante il rischio di nuove tempeste.
A causa delle forti piogge e delle inondazioni registrate nel Rio Grande do Sul dalla scorsa settimana al momento sono riportati 130 dispersi. Oltre 230mila persone sono state evacuate e gran parte della regione è isolata, sommersa dalle acque alluvionali.
Previsti nuovi temporali, con grandine e raffiche di vento con punte fino a 60 km/h, secondo il bollettino dell’istituto nazionale di meteorologia, che prevede anche un fronte freddo nel fine settimana con ulteriori piogge, particolarmente intense nel Nord e nell’Est dello stato.
Piogge insolitamente forti hanno anche inondato anche parti del vicino Uruguay, causando l’esondazione dei fiumi nella parte orientale del Paese e l’evacuazione di quasi 1.000 persone. Non ci sono notizie di vittime, ma il servizio di soccorso ha affermato che le inondazioni improvvise hanno danneggiato oltre una decina di strade e lasciato migliaia di persone senza elettricità.
Nel corso del fine settimana, la pioggia nel Nord del Rio Grande do Sul potrebbe provocare un nuovo ingrossamento dei fiumi che stanno già provocando inondazioni diffuse intorno alla laguna di Patos, dove si trova la regione municipale di Porto Alegre.
Un rapporto della Confederazione Nazionale dei Comuni stima i danni a 4,6 miliardi di reais (930 milioni di dollari) in quasi l’80% dei comuni del Rio Grande do Sul. Il Governatore Leite ha affermato che l’enorme impatto richiederà qualcosa di simile al Piano Marshall per la ripresa dell’Europa dopo la II Guerra Mondiale. Lo Stato ha già chiesto al governo federale di sospendere il pagamento del debito e di creare un fondo per la regione meridionale.
Martedì il Congresso ha approvato un decreto che dichiara lo stato di calamità nel Rio Grande do Sul fino alla fine dell’anno, consentendo al governo federale di stanziare rapidamente fondi per mitigare la catastrofe e ricostruire le regioni colpite dalle inondazioni, aggirando un tetto di spesa.
