Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale: in Italia ancora “abuso” a tavola

Il tema del 2024 è "It’s time to shine the spotlight on SALT"
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È iniziata ieri e prosegue fino al 19 maggio 2024 la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005. WASSH agisce per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), il target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, come l’infarto del miocardio e l’ictus, ed è stato associato ad altre malattie croniche, come tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Dal 2020 WASSH include anche un focus su zucchero e calorie in eccesso, che mira a ridurre l’introito dello zucchero aggiunto ampliando, così, l’impegno per promuovere nei Paesi di tutto il mondo un’alimentazione più sana.

Il tema del 2024, “It’s time to shine the spotlight on SALT” – “Ѐ tempo di puntare i riflettori sul sale”, mira a ricordare a tutti l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni, e a sensibilizzare i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche finalizzate a diminuire la quantità di sale nel cibo e di incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, considerato che circa tre quarti del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati e in molti Paesi, raggiunge l’80%.

WASSH sottolinea, inoltre, che l’eccessivo consumo di sale non è un problema solo delle generazioni più anziane; infatti, indipendentemente dall’età, genere o etnia, tutti possono trarre beneficio dalla sua riduzione e prima ci si adatta a una dieta a basso contenuto di sale, meglio se a partire dall’età evolutiva, meno danni si arrecano al cuore e ad altri organi.

È possibile scegliere prodotti confezionati con un minore contenuto di sale e ridurre il consumo di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, ecc.). Si possono inoltre affinare le ricette preferite, o crearne di nuove ugualmente saporite, utilizzando spezie ed erbe aromatiche al posto del sale.

Consumo medio di sale

A livello globale è stato stimato un consumo medio giornaliero di sale nel 2019 di 10.78 g/die (circa il doppio della quantità raccomandata dall’OMS) e che se fosse ridotto a 5 g al giorno si potrebbero prevenire 1,65 milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari.

Secondo il Ministero della Salute, in Italia nel periodo 2018-2019 è stato riscontrato, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al dì soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne. Questi valori risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì nel 4% degli uomini e nel 15% delle donne), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato dall’OMS.

Come ridurre il consumo di sale

Ecco, infine, 5 azioni concrete, raccomandate anche da WASSH, per ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno sono:

  1. usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo;
  2. scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca;
  3. controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati;
  4. ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite, consentendo alle papille gustative di adattarsi;
  5. non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.
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