Naso all’insù per le stelle cadenti di maggio, “figlie” della Cometa di Halley

Arriva il picco dello sciame meteorico delle Eta Aquaridi, le stelle cadenti prodotte dalle polveri lasciate dal passaggio della Cometa di Halley
MeteoWeb

È in arrivo un nuovo spettacolo celeste. Le stelle cadenti delle Eta Aquaridi raggiungeranno presto il picco, offrendo fino a 50 scie luminose l’ora nella notte tra 5 e 6 maggio. Secondo l’American Meteor Society, il numero di meteore potrebbe essere superiore quest’anno, grazie all’influenza gravitazionale di Giove, il gigante gassoso del nostro Sistema Solare.

Le Eta Aquaridi, stelle cadenti “figlie” della Cometa di Halley

Le stelle cadenti sono causate da minuscole particelle di roccia, chiamate meteoroidi, che si scontrano con l’atmosfera terrestre. Il calore generato dallo scontro vaporizza quella che a questo punto viene detta meteora, producendo una striscia luminosa nel cielo notturno. Le Eta Aquaridi viaggiano a una velocità impressionante di circa 65,5 km/s, e di solito sono visibili tra le 10 e le 30 meteore ogni ora durante il picco. Sebbene il picco di questo fine settimana offra la più alta frequenza di meteore, le Eta Aquaridi sono attive dal 15 aprile al 27 maggio.

L’origine principale delle Eta Aquaridi è la Cometa di Halley. L’ultima volta che questa cometa è entrata nel Sistema Solare interno è stata nel 1986, e tornerà nel 2061. Dopo aver raggiunto il punto più lontano dal Sole nel dicembre 2023, la cometa di Halley si sta di nuovo dirigendo verso di noi.

Secondo la NASA, queste meteore veloci possono lasciare dietro di sé “treni” luminosi che persistono per diversi secondi o anche minuti. Le Eta Aquaridi sembrano provenire dalla costellazione dell’Acquario, da cui prendono il nome. Questa costellazione è meglio visibile nell’emisfero meridionale, quindi è probabile che le “Earthgrazers”, le meteore che rasentano l’orizzonte, possano essere visibili a Nord dell’equatore.

Come vedere le Eta Aquaridi

La visibilità delle stelle cadenti dipende molto dalle fasi lunari. Fortunatamente, quest’anno il chiarore del nostro satellite non ostacolerà l’osservazione. Meteo permettendo, è consigliabile trovare un luogo con il minor inquinamento luminoso possibile. Gli strumenti come i binocoli e i telescopi non sono raccomandati per osservare gli sciami meteorici, poiché è meglio lasciare che i propri occhi scrutino l’intero cielo alla ricerca di stelle cadenti.

Per avere la migliore possibilità di vedere le stelle cadenti in questi giorni di maggio, uscite nelle ore precedenti l’alba e lasciate che gli occhi si adattino all’oscurità. La visione notturna può richiedere circa 30 minuti per svilupparsi, ma lo spettacolo ne vale sicuramente la pena.

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