Il 25 giugno 1947 la prima pubblicazione del Diario di Anna Frank

Il diario di Anna Frank offre un'analisi profonda delle sofferenze e delle speranze di una famiglia in fuga dalla persecuzione
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Il 25 giugno 1947 fu pubblicata per la prima volta una versione ridotta del “Diario di Anna Frank“, con il titolo olandese “Het Achterhuis” (“Il retrocasa”). L’opera, stampata in 3.036 copie, rappresenta una testimonianza diretta e toccante delle esperienze di una giovane ragazza ebrea durante l’occupazione nazista nei Paesi Bassi.

Il diario di Anna Frank offre un’analisi profonda delle sofferenze e delle speranze di una famiglia in fuga dalla persecuzione. Anna, all’epoca 13enne, scriveva con sorprendente maturità e introspezione, catturando la crudeltà della guerra e la resilienza dello spirito umano. Il padre di Anna, Otto Frank, unico superstite della famiglia, fu determinante nella pubblicazione del diario, lavorando instancabilmente per onorare la memoria della figlia e diffondere il suo messaggio.

“Het Achterhuis” non solo documenta la vita in clandestinità, ma anche i sogni e le paure di una giovane che aspirava a diventare scrittrice. La pubblicazione iniziale in olandese fu solo l’inizio di un impatto globale. Oggi, il diario è stato tradotto in decine di lingue e continua a educare e commuovere milioni di lettori in tutto il mondo, rappresentando un potente monito contro l’odio e l’intolleranza.

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