Al via campagna antincendio boschivo: nel 2023 colpiti 75mila ettari in Italia

Il Ministro Musumeci ha già inviato alle Regioni, alle Province Autonome e ai Ministri interessati, il documento per l'individuazione dei tempi di svolgimento e le raccomandazioni per un più efficace contrasto
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È già partita dal 15 giugno scorso e si concluderà il 15 ottobre la campagna antincendio boschivo 2024 del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Nel 2023, sono stati colpiti da incendi boschivi quasi 75mila ettari di territorio, di cui 11mila coperti da ecosistemi forestali, secondo i dati dell’Ispra. Le foreste maggiormente coinvolte sono porzioni di macchia mediterranea e boschi di leccio (65%) e superfici ricoperte da boschi e rimboschimenti di conifere (20%). Le regioni più colpite sono la Sicilia e la Calabria, all’interno delle quali ricade quasi l’87% del territorio nazionale colpito da incendio e l’85% della superficie forestale bruciata.

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha già inviato alle Regioni, alle Province Autonome e ai Ministri interessati, il documento per l’individuazione dei tempi di svolgimento e le raccomandazioni per un più efficace contrasto, richiamando compiti, responsabilità e iniziative che i diversi enti e le amministrazioni devono assumere per un’efficace azione e coordinamento delle forze in campo.

Il Dipartimento della Protezione Civile, che coordina sul territorio nazionale la flotta aerea antincendio dello Stato attraverso il Coau (Centro operativo aereo unificato) diffonde inoltre alle Regioni e alle Province Autonome procedure operative per la richiesta di concorso aereo, a supporto dei dispositivi regionali. Previsione, prevenzione, pianificazione e lotta attiva contro gli incendi boschivi sono le parole chiave del documento. Alle Regioni e alle Province autonome è richiesta tra l’altro la produzione del bollettino incendi. ”Una buona pratica che consente di rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme, oltre a quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di protezione civile ai vari livelli territoriali”, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile.

Informazione alla popolazione

Le informazioni previsionali potranno inoltre favorire le attività di informazione alla popolazione sui livelli di rischio presenti e le norme di comportamento da adottare, anche attraverso i materiali dedicati al rischio incendi boschivi nell’ambito della Campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile ‘Io non rischio’.

La flotta aerea

I mezzi della flotta aerea dello Stato sono coordinati dal Coau (Centro Operativo Aereo Unificato) del Dipartimento della Protezione Civile. Lo schieramento della flotta viene stabilito sulla base di una serie di elementi, previsione climatologica e meteorologica, bollettino di previsione nazionale incendi boschivi, statistiche storiche, dislocazione e consistenza della flotta regionale, disponibilità fonti idriche, e può essere rimodulato in base a contingenti situazioni di elevata criticità.

Nel periodo di massima attenzione, la flotta aerea sarà dislocata su tutto il territorio nazionale e in particolare sulle basi di: Genova, Casarsa della Delizia (Pordenone), Rimini, L’Aquila, Viterbo, Rieti, Roma-Urbe, Ciampino, Napoli-Capodichino, Pontecagnano-Salerno, Bari, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania, Sigonella, Trapani, Cagliari, Decimomannu e Olbia.

In caso di incendio, le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento (Dos) può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione, soprattutto elicotteri. Se questi non sono a loro volta sufficienti, la Regione, attraverso le Soup e i Centri Operativi Regionali, richiede al Centro Operativo Aereo Unificato l’intervento della flotta aerea dello Stato. La richiesta di concorso aereo viene fatta secondo precise procedure definite dal Dipartimento.

Ogni anno le Regioni e le Province Autonome inviano le informazioni relative all’organizzazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, per armonizza la capacità regionale con il contributo dello stato e ottimizzare una reciproca sinergia. Particolare attenzione viene dedicata anche agli interventi all’estero. I vasti incendi boschivi che si sono verificati negli anni passati soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo, hanno richiesto l’intervento della flotta antincendio dello Stato anche fuori dai confini nazionali, in accordo a meccanismi di reciproco supporto sviluppati in ambito europeo o in virtù di accordi bilaterali.

Per la campagna estiva antincendio boschivo 2024, la Flotta aerea di Stato, nel periodo di massima attenzione, che va dal 1 luglio al 31 agosto 2024, è composta da 15 velivoli Canadair Cl415 in linea di volo e da cinque elicotteri Erickson S64f. In caso di situazioni estremamente critiche, potranno inoltre essere impiegati sul territorio nazionale anche velivoli cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Progetto ‘rescEu’. Alla flotta Canadair ed elicotteri S64, si aggiungono ulteriori 12 elicotteri del comparto Difesa, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Arma dei Carabinieri.

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