“Colombo si basò sulle teorie di Galileo”: la gaffe di Sangiuliano scatena la bufera

La gaffe del Ministro Sangiuliano sulla scoperta delle Americhe scatena gli attacchi degli avversari politici
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Si è scatenata la bufera sul Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per una gaffe che ha come protagonisti Cristoforo Colombo e Galileo Galilei. “Cristoforo Colombo voleva raggiungere le Indie circumnavigando la Terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei”, ha affermato Sangiuliano durante un incontro con Paolo Conti a Taobuk a Taormina. In realtà, Cristoforo Colombo iniziò il suo primo viaggio nell’agosto del 1492 e morì nel 1506, mentre Galilei nacque a Pisa solo il 15 febbraio 1564, quindi ben 58 anni dopo la morte del celebre navigatore.

Non si sono fatti attendere i commenti degli avversari politici, che ha duramente attaccato il Ministro Sangiuliano. “Cristoforo Colombo oltre a essere un grande navigatore era anche predittivo, 70 anni prima della nascita di Galileo Galilei utilizzava le sue teorie per circumnavigare la terra. Gli regalerei un bel libro di storia, ma abbiamo un Ministro della Cultura che non solo non conosce la storia, ma non legge“, ha detto il deputato di Avs Angelo Bonelli.

Cosa ha fatto di male un Paese come l’Italia, conosciuto in tutto il mondo per la sua cultura, per avere come Ministro uno come Gennaro Sangiuliano?”, si chiedono gli esponenti del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura alla Camera e al Senato. “Dopo aver collezionato gaffe di ogni tipo, dopo aver giudicato i libri senza averli letti, dopo aver piazzato Times Square a Londra, si è spinto a dire che Colombo avrebbe circumnavigato la Terra sulla base delle teorie di Galileo, che nacque però diversi decenni dopo lo sbarco in America di Colombo. Con le sue dichiarazioni ogni giorno più imbarazzanti è Gennaro Sangiuliano a circumnavigare la storia e la cultura con la sua ignoranza. Se solo avesse un minimo di dignità farebbe un passo indietro rendendosi conto di essere inadatto del ruolo che riveste. La sua inettitudine è uno sfregio costante alla cultura italiana”, hanno affermato dal M5S.

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