In arrivo il primo “grande lunistizio” in più di 18 anni

Sta per verificarsi un fenomeno che avviene ogni 18,6 anni: ecco tutto quello che c'è da sapere
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Da questo periodo fino alla metà del 2025, la Luna potrebbe apparire, a un osservatore casuale, insolitamente bassa e alta nel cielo notturno durante il mese lunare. Il prossimo gennaio 2025 è in calendario un evento astronomico straordinario: il “grande lunistizio“. Questo fenomeno, che si verifica ogni 18,6 anni, rappresenta un’importante occasione per osservare il comportamento della Luna e potrebbe offrire nuove chiavi di lettura su antichi monumenti come Stonehenge.

Cos’è il lunistizio

Come il Sole, la Luna sorge a Est e tramonta a Ovest. Tuttavia, la sua traiettoria cambia nel corso di un mese, spostandosi da Nord a Sud. Questo movimento raggiunge i suoi limiti estremi su un ciclo di circa 18,6 anni. Durante il lunistizio maggiore, le posizioni in cui sorge e tramonta la Luna raggiungono i punti più estremi a Nord e a Sud.

Fabio Silva, docente di modellazione archeologica presso la Bournemouth University, ha spiegato alla CNN che se si tracciano i limiti del sorgere e tramontare della Luna per un mese, si noterà un limite settentrionale e uno meridionale oltre il quale la Luna non si sposta mai. Durante un ciclo di 19 anni, questi limiti si espandono e si contraggono come un’armonica: arrivano a un massimo durante il lunistizio maggiore e a un minimo durante quello minore.

La posizione della Luna

Il prossimo lunistizio maggiore sarà particolarmente evidente da ora fino a metà 2025. Durante questo periodo, la Luna apparirà insolitamente bassa o alta nel cielo notturno. Come ha spiegato Clive Ruggles alla CNN, professore emerito di archeoastronomia presso l’Università di Leicester, durante questo periodo la Luna sorgerà o tramonterà molto più a Nord o a Sud rispetto agli altri periodi. Sebbene il nome “lunistizio” suggerisca che la Luna si fermi, ciò che rimane immobile sono in realtà i limiti estremi delle sue posizioni.

Stonehenge, il monumento preistorico situato nella piana di Salisbury in Inghilterra, è strettamente legato a questo fenomeno. Le sue pietre, disposte in 2 cerchi concentrici, sono allineate con i punti estremi del sorgere e tramontare della Luna durante il lunistizio. In particolare, le “station stones” di Stonehenge formano un rettangolo che si allinea approssimativamente con le posizioni estreme della Luna durante il lunistizio.

L’idea che Stonehenge fosse costruito con una qualche relazione con la Luna ha preso piede negli anni ’60. Tuttavia, questa teoria non è stata esplorata in modo sistematico fino a tempi recenti. Gli archeologi stanno ora utilizzando il fenomeno del lunistizio per indagare ulteriormente sulle ragioni della costruzione di Stonehenge e sulla sua possibile funzione come osservatorio lunare.

Il prossimo grande lunistizio offre dunque un’opportunità unica per approfondire la nostra comprensione di come le antiche civiltà osservassero e interpretassero il cielo. Questo evento non solo permette di apprezzare la complessità dei fenomeni celesti, ma anche di riflettere sul profondo legame che gli antichi popoli avevano con l’osservazione astronomica e con monumenti come Stonehenge.

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