Nascite in calo in Giappone: Tokyo lancia un’app per appuntamenti

L'iniziativa del governo di Tokyo ha attirato l'attenzione a livello globale, suscitando discussioni e commenti sia positivi che critici
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Il Giappone sta affrontando una crisi demografica senza precedenti, con il tasso di natalità che ha raggiunto i minimi storici. Questa situazione preoccupante ha spinto il governo di Tokyo a cercare soluzioni innovative per invertire la tendenza negativa. Una delle iniziative più interessanti è lo sviluppo di un’app per appuntamenti basata sull’intelligenza artificiale, che sarà operativa entro la fine dell’anno. L’obiettivo principale di questa applicazione è facilitare gli incontri tra persone compatibili, incoraggiando il matrimonio e la formazione di nuove famiglie.

Come funziona l’app per contrastare il calo delle nascite

L’applicazione, che è stata sviluppata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, è progettata per offrire un’esperienza di matchmaking personalizzata e accurata. Gli utenti che desiderano utilizzare l’app devono prima completare un “test dei valori“, che serve a identificare le loro caratteristiche personali, le loro preferenze e i loro obiettivi di vita. Questo test è fondamentale per l’algoritmo dell’app, che utilizza i dati raccolti per proporre potenziali partner compatibili. Oltre al test dei valori, gli utenti hanno anche l’opzione di specificare le caratteristiche desiderate nel loro futuro partner, come tratti della personalità, interessi comuni e altre preferenze specifiche. Tuttavia, gli sviluppatori dell’app avvertono che gli incontri più significativi possono avvenire anche al di là delle mere apparenze o condizioni preimpostate.

L’intelligenza artificiale è in grado di identificare compatibilità che non sarebbero immediatamente evidenti attraverso un semplice elenco di preferenze, aprendo così la porta a incontri inaspettati e potenzialmente molto significativi. Per utilizzare l’app, è necessario soddisfare alcuni requisiti di base: essere single, avere più di 18 anni, nutrire un genuino desiderio di sposarsi e risiedere o lavorare a Tokyo. Questi criteri sono stati stabiliti per garantire che gli utenti siano seriamente intenzionati a trovare un partner con cui costruire una relazione duratura e una famiglia.

Reazioni e commenti

L’iniziativa del governo di Tokyo ha attirato l’attenzione a livello globale, suscitando discussioni e commenti sia positivi che critici. Una delle figure di spicco che ha espresso il suo supporto all’iniziativa è Elon Musk, noto imprenditore e innovatore. Musk ha utilizzato la piattaforma ‘X’ per condividere il suo pensiero sull’importanza di affrontare il problema demografico, sottolineando che senza azioni radicali, il Giappone e altre nazioni potrebbero vedere una drastica riduzione della popolazione.

Le sue parole hanno evidenziato l’urgenza della situazione e hanno dato ulteriore visibilità al progetto dell’app per appuntamenti. Tuttavia, non tutti sono d’accordo con la visione apocalittica di Musk. Gli esperti contattati dalla CNN, ad esempio, ritengono che lo scenario catastrofico ipotizzato da Musk sia improbabile. Secondo loro, il tasso di fertilità giapponese si stabilizzerà nel tempo e il Paese sarà in grado di adattarsi alla nuova realtà demografica.

L’opinione degli esperti

Secondo gli esperti contattati dalla CNN, lo scenario catastrofico ipotizzato da Musk è improbabile, poiché ritengono che il tasso di fertilità giapponese si stabilizzerà nel tempo e che il Paese si adatterà alla nuova realtà demografica. Tuttavia, i dati attuali mostrano una situazione preoccupante: nel 2023, il Giappone ha registrato solo 727.277 nascite su una popolazione di 123,9 milioni di abitanti, con un tasso di fertilità sceso da 1,26 a 1,20.

Questo significa che, per mantenere stabile la popolazione, sarebbe necessario un tasso di fertilità di 2,1, ben al di sopra dei livelli attuali. La CNN spiega che un tasso di fertilità superiore a 2,1 porterebbe a una crescita della popolazione, come è successo in India e in molte nazioni africane. In Giappone, tuttavia, il tasso di fertilità è stato ben al di sotto del valore di 2,1 per mezzo secolo. In particolare, è sceso al di sotto di quel livello dopo la crisi petrolifera globale del 1973, che ha spinto le economie in recessione e ha avuto un impatto duraturo sulla demografia del Paese. Da allora, il tasso di fertilità non si è mai ripreso completamente, e la tendenza al ribasso si è accelerata negli ultimi anni. Questo declino demografico ha implicazioni profonde per la forza lavoro, l’economia, il sistema di welfare e il tessuto sociale del Giappone, e richiede interventi mirati e innovativi per essere affrontato efficacemente.

Conseguenze del declino demografico

Il continuo calo delle nascite e l’aumento dei decessi stanno avendo un impatto significativo sulla forza lavoro, sull’economia e sul sistema di welfare giapponese. Nel 2023, il numero di decessi ha superato di gran lunga quello delle nascite, con 1,57 milioni di morti. Questo significa che il Giappone sta affrontando una riduzione della popolazione, con un numero di nascite che è meno della metà del numero di decessi.

Questo squilibrio demografico ha conseguenze dirette e immediate sulla forza lavoro disponibile, riducendo il numero di giovani che entrano nel mercato del lavoro e aumentando il carico sui sistemi di previdenza sociale. Inoltre, il calo delle nascite sta influenzando anche altri aspetti della società giapponese, come il numero dei matrimoni, che è diminuito di 30.000 unità nel corso dell’ultimo anno. Al contrario, il numero dei divorzi è aumentato, indicando un cambiamento nelle dinamiche familiari e sociali del Paese. Questi cambiamenti demografici e sociali richiedono politiche innovative e un approccio olistico per affrontare le sfide che ne derivano.

Il governo giapponese sta cercando di rispondere a queste sfide con una serie di misure, tra cui il supporto alle coppie, l’assistenza all’infanzia, l’alloggio e la consulenza professionale, oltre alla promozione della partecipazione degli uomini ai lavori domestici. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga, e sarà necessario un impegno continuo e coordinato per invertire la tendenza negativa e garantire un futuro sostenibile per il Giappone.

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