Dopo una breve parentesi di bel tempo, nelle ultime ore si è verificato un peggioramento delle condizioni meteo nell’area in cui si stanno svolgendo le ricerche del corpo di Cristian Casian Molnar. La portata del fiume Natisone è aumentata, rendendo le acque più torbide rispetto a ieri, quando erano limpide. Questi fattori complicano le operazioni. Infatti, l’abbassamento del livello del fiume di ieri ha facilitato, se non reso possibile, il ritrovamento dei corpi delle due ragazze, uno sul greto del fiume e l’altro sotto un cumulo di ramaglie.
I vigili del fuoco hanno ripreso le operazioni da alcune ore, supportati da una squadra di sommozzatori, dai volontari della Protezione civile e da altri soccorritori. Su un raggio d’azione di 7 km, a valle dell’ultimo avvistamento sono al lavoro oltre 50 Vigili del Fuoco a terra, in acqua e dall’alto con elicottero e droni.
“Quarto giorno. Sono tutti qui. Non si molla, portiamo a casa Cristian“, ha scritto sui social il sindaco Michele de Sabata. I sommozzatori, in particolare, stanno scandagliando le aree del Natisone dove, con maggiore probabilità, il 25enne potrebbe essere stato portato dalla corrente. I luoghi da perlustrare, tra ponte Romano e il ponte di Leproso e nella località di Paderno, sono stati individuati in base alle analisi topografiche condotte dagli esperti, tenendo conto anche dei punti in cui sono stati fatti i primi ritrovamenti.
Nel video soccorritori fluviali perlustrano le sponde del fiume con un gommone vincolato a una “teleferica su corda”, mentre nel mezzo UCL (Unità di Comando Locale) esperti in topografia mappano le aree d’intervento perlustrate.