“Proteine nella dieta mediterranea”, l’impatto positivo in termini di benessere e longevità

Il nuovo volume dedicato alla dieta mediterranea per creare un'alleanza tra mondo scientifico e istituzioni per favorirne la diffusione
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La dieta mediterranea è scientificamente avvalorata tra i migliori regimi alimentari perché costituisce una dieta varia, bilanciata, salutare, economica e vicina ai costumi degli italiani e alle tipicità regionali. Tutte caratteristiche che la rendono preziosa e fondamentale, nonché un modello per la prevenzione di varie patologie. “Oggi dovremmo mangiare per virtù e per scelta di salute quello che i nostri nonni mangiavano per necessità”: questa è la citazione del Professor Andrea Ghiselli, recentemente scomparso, grande esperto in scienza della nutrizione, che ha coordinato e contribuito con la sua opera alla stesura questo libro.

Eppure, in Italia, solo una percentuale minoritaria della popolazione, il 13% (poco più di 1 italiano su 10)segue la dieta mediterranea, con forti spaccature a livello territoriale1. Questo allontanamento dai principi della dieta mediterranea predispone all’aumento di problematiche come obesità, diabete e malattie cardiovascolari, sempre più presenti nei Paesi ad alto reddito, con evidenti rischi di aumento dei costi sui sistemi sanitari.

È per questo motivo che promuovere e preservare la Dieta Mediterranea diventa oggi necessario, e Fondazione Istituto Danone, si pone in prima linea per favorirne la conoscenza e l’adesione fra la popolazione.

Da oltre 30 anni, Fondazione Istituto Danone è, infatti, impegnata sul fronte scientifico nella costruzione di una cultura dell’alimentazione legata alla salute e della corretta informazione, in Italia e nel mondo.

Si inserisce nell’ambito di questo importante percorso la pubblicazione del volume “Proteine nella dieta mediterranea”, a cura del giornalista scientifico Federico Mereta, edito da Gribaudo e supervisionato da un team scientifico di esperti, quali il Professor Lorenzo Morelli, la Dottoressa Elisabetta Bernardi, il Professor Andrea Ghiselli, il Professor Maurizio Muscaritoli, il Dottor Michele Sculati e l’Ingegnere Assunta Filareto. Grazie a un linguaggio facilmente fruibile, il libro traduce in modo semplice e assimilabile il volume “Transizione Proteica” pubblicato da Fondazione Istituto Danone nella collana ITEMS dedicata agli specialisti presentato a marzo 2023.

La dieta mediterranea è varia, bilanciata e flessibile

Si tratta di un modello alimentare in cui tutte le fonti di nutrienti trovano spazio. Il volume si concentra sul ruolo delle proteine che giocano un ruolo cruciale per l’organismo: hanno una funzione plastica; intervengono in numerosi e diversi processi, dal trasporto di molecole attraverso il circolo ematico alla trasmissione di segnali nervosi, sono enzimi e ci aiutano a difenderci dalle infezioni (gli anticorpi sono proteine). Solo in casi di necessità hanno funzione energetica.

Quando si parla di proteine si pensa soprattutto a carne, pesce, uova, legumi e prodotti lattiero-caseari. Eppure, questi preziosi macronutrienti sono anche nel grano e persino nelle verdure seppur in quota marginale. Poco meno del 30% di proteine che assumiamo deriva da cereali e derivati, circa il 27% da carne o pesce, il 21% da prodotti lattiero-caseari.

La Dieta mediterranea ha inoltre la peculiarità di favorire un corretto equilibrio tra quantità degli alimenti, densità energetica e sazietà, ed è quindi un valido aiuto in strategia dietetiche per prevenire l’obesità.

“Proteine nella Dieta Mediterranea” approfondisce sia le maggiori evidenze scientifiche sull’impatto di salute della proteina sia le categorie di popolazione per le quali l’assunzione di questo nutriente merita particolare attenzione (ad esempio nell’anziano e in chi fa sport).

“Proviamo a pensare quanto sia importante “mangiare informati”. Il volume Proteine nella Dieta Mediterranea si propone proprio questo: offrire, con un linguaggio accessibile a tutti, ma sulla scorta di una ferrea aderenza alle ricerche scientifiche più recenti, le basi della conoscenza per scelte alimentari che siano rispettose del mondo attorno a noi e soprattutto siano utili per mantenerci in salute, riducendo il rischio di carenze e di errori che, se ripetuti, potrebbero influenzare negativamente il metabolismo.” – ha commentato Lorenzo Morelli, Presidente Scientifico Fondazione Istituto Danone, Professore Ordinario di Microbiologia. Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una Filiera agro-alimentare Sostenibile  –  che aggiunge: “l’intento di questa importante iniziativa è provare a far riscoprire uno stile alimentare, quello mediterraneo, che ha valori chiari sia per il benessere e la prevenzione di malattie per il singolo che per il pianeta. Dobbiamo, e dovremo sempre di più in futuro, ragionare in termini di varietà delle scelte come messaggio centrale per conciliare le esigenze della nostra salute con quelle dell’ambiente in cui viviamo”.

Riflessioni che ispirano da sempre l’azione di Fondazione Istituto Danone che, in occasione dell’evento odierno, moderato dal giornalista e curatore Federico Mereta per il panel scientifico  e dal giornalista e gastronomo Paolo Massobrio, per il panel istituzionale intende promuovere un’alleanza concreta tra il mondo scientifico e istituzionale a beneficio della collettività, assicurando la giusta conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, intesa come strumento di slancio per il Paese dal punto di vista economico, sociale e della salute.

Come conferma Fabrizio Gavelli, Presidente Fondazione Istituto Danone: “come Fondazione Istituto Danone abbiamo la missione di diffondere la cultura dell’alimentazione legata alla salute e per questo siamo convinti dell’importanza di rilanciare un modello alimentare virtuoso come quello della dieta mediterranea, attraverso un’alleanza tra il mondo scientifico e le nostre Istituzioni”. – e aggiunge – “Con Fondazione Istituto Danone siamo partiti da solide basi scientifiche e le abbiamo rese semplici e fruibili per raggiungere tutte le persone. In questo senso, la moderna visione della dieta mediterranea rappresenta la via maestra da seguire per prenderci cura di noi stessi, e allo stesso tempo fare la differenza per la salute collettiva”.  

All’evento istituzionale, che si è svolto presso la Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati, sono intervenuti gli esponenti del Board scientifico: Daniela Martini, Professoressa Associata di Nutrizione Umana, Dipartimento di Scienza per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente, Università degli Studi di Milano; Maurizio Muscaritoli, Professore Ordinario di Medicina Interna Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione. Direttore, UOC Medicina Interna e Nutrizione Clinica Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I Sapienza, Università di Roma. Presidente della Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINuC); Michele Sculati Medico, Specialista in Scienza dell’Alimentazione. Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica. Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia e Milano Bicocca Master di II livello in Dietetica e Nutrizione Applicata – Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche. Membro del consiglio direttivo della Società Italiana Specialisti in Scienza dell’Alimentazione (ANSiSA); Assunta Filareto Ingegnere ambientale. Socio e membro del Consiglio di amministrazione della società Life CycleEngineering SpA. Presidente Diligea Srl Benefit; Elisabetta Bernardi, Biologo Nutrizionista, Specialista in Scienza dell’Alimentazione. Docente Corso di Perfezionamento in Nutrizione Umana, Università di Bari.

All’iniziativa, sono inoltre intervenuti, esponenti dell’arco parlamentare: Sen. Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato della Repubblica; On. Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito; Andrea Costa, Ministero della Salute, Consigliere del Ministro Schillaci; Giacomo Vigna Dirigente, Direzione generale per la politica industriale – Agroindustria; Avv. Sergio Marchi, Capo Segreteria presso Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Il pensiero delle istituzioni

“La dieta mediterranea non è solo un regime alimentare ma un vero e proprio stile di vita, un lasciapassare per il benessere, la conservazione della salute e la prevenzione per molte malattie. Eppure, proprio in Italia, cioè il Paese che può a ben diritto essere considerata il luogo di nascita della dieta Mediterranea, sono sempre meno le persone non solo che ricorrano a questo tipo di alimentazione ma che ne conoscano proprietà e benefici. È quindi necessaria una campagna di sensibilizzazione su larga scala, coinvolgendo tutti gli esperti di settore, le scuole, le istituzioni e per educare gli adulti ed i più giovani, coloro cioè che forse meno di tutti sono portati a seguire un’alimentazione sana e completa. Iniziative come quella della Fondazione Istituto Danone sono quindi essenziali per portare sulle tavole di quanti più italiani possibile i prodotti che il nostro straordinario Paese ci regala per assicurarci uno stile di vita salutare e di benessere psico-fisico”, ha dichiarato Sen. Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato della Repubblica.

“Come Ministero dell’Istruzione e del Merito abbiamo inserito l’educazione alimentare nelle linee guida dell’educazione civica, per promuovere la cultura del cibo e di un’alimentazione sana e sostenibile nel sistema educativo di istruzione e di formazione italiano. È prioritario far capire ai giovani come le scelte alimentari che facciamo influiscono sulla crescita, sulla salute e sul nostro futuro”, ha commentato l’On. Paola Frassinetti Sottosegretario all’Istruzione ed al Merito.

Al Ministero delle imprese e del Made in Italy, nella sua missione di supporto e promozione del Made in Italy, siamo convinti che il sentimento di fierezza che questo comporta è indissolubilmente legato alla forza ed alla qualità della nostra industria agroalimentare. Il lavoro dei centri di ricerca, delle università e delle Fondazioni rappresenta un pilastro tanto per l’Industria quanto per l’azione amministrativa nel perseguire gli obiettivi di salute per i cittadini e per il pianeta mediante l’adozione di stili alimentari sani e sostenibili”, ha affermato Giacomo Vigna Dirigente, Direzione generale per la politica industriale – Agroindustria.

“L’educazione alla corretta alimentazione e all’attività fisica dovrebbe essere insegnata sin dalla prima infanzia, con un’ora dedicata specificamente ai corretti stili di vita nelle scuole elementari”, commenta Andrea Costa, Consigliere del Ministro della Salute Orazio Schillaci. “Il modello della Dieta Mediterranea, che previene varie malattie, serve anche a salvare il nostro servizio sanitario nazionale, perché si possano vivere più anni in buona salute. È necessario cambiare il paradigma e investire di più in prevenzione, come oggi non accade. La Dieta Mediterranea è una medicina potentissima e consente di vivere meglio e più a lungo, anche, se purtroppo, non è così diffusa in Italia, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità. Per questo ci dobbiamo impegnare molto e dobbiamo contare anche sulla rete dei medici di famiglia e delle farmacie, in modo tale che i messaggi positivi sulla dieta mediterranea arrivino a tutti. Ci sono dati in crescita anche per l’obesità ed è dunque fondamentale fare formazione”, ha commentato Andrea CostaMinistero della Salute, Consigliere del Ministro Schillaci.

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