Tumore al seno metastatico: nuova terapia riduce la mortalità del 38%

I risultati di questo studio suggeriscono un potenziale cambiamento nel modo di trattare il tumore al seno metastatico
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Al congresso della American Society of Clinical Oncology (ASCO), in corso a Chicago, è stato presentato uno studio che promette di rivoluzionare il trattamento del tumore al seno metastatico e ridurre il rischio di morte del 38%. Una nuova terapia, basata su un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato, ha mostrato di ridurre significativamente il rischio di progressione della malattia e di morte nelle pazienti con bassa e bassissima espressione della proteina Her2 (Her2-low e Her2-ultralow).

Lo studio Destiny-Breast06

Lo studio, denominato Destiny-Breast06, ha coinvolto 866 pazienti ed è stato presentato da Giuseppe Curigliano, membro del direttivo nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e direttore della Divisione nuovi farmaci e terapie innovative dell’Istituto europeo di oncologia (IEO). Il farmaco in questione, trastuzumab deruxtecan, combina un anticorpo che colpisce il recettore Her2 presente sulle cellule tumorali con un potente chemioterapico.

Efficacia e gestione degli effetti collaterali

Curigliano ha descritto il farmaco come una “chemioterapia smart“, capace di migliorare la sopravvivenza delle pazienti e di evitare la chemioterapia tradizionale dopo la terapia ormonale. Questo nuovo approccio ha mostrato di prolungare la vita delle pazienti senza peggiorare la malattia rispetto alla chemioterapia standard. Tuttavia, alcuni effetti collaterali, come la polmonite interstiziale, possono verificarsi nel 5-7% dei casi, rendendo necessario un monitoraggio periodico tramite TAC.

I risultati di questo studio suggeriscono un potenziale cambiamento nel modo di trattare il tumore al seno metastatico, estendendo i benefici delle terapie mirate a pazienti che in precedenza ne erano escluse. Francesco Perrone, presidente di AIOM, ha sottolineato l’importanza di determinare con precisione lo stato di Her2, evidenziando il ruolo cruciale della collaborazione tra oncologi e patologi nei centri di senologia. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione AIOM, ha aggiunto che questi dati potrebbero portare trastuzumab deruxtecan a diventare un’opzione di prima linea per le pazienti con questo tipo di neoplasia.

Progressi nella Lotta al Cancro

Nel 2023, in Italia sono stati diagnosticati 55.900 nuovi casi di carcinoma mammario. I progressi nella cura di questa malattia hanno permesso di trasformarla in una condizione cronica per molte pazienti. La nuova terapia, già approvata dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per indicazioni precedenti, rappresenta una speranza concreta per migliorare ulteriormente la qualità della vita e le prospettive di sopravvivenza per le donne affette da tumore al seno metastatico.

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