Scontro spaziale: Blue Origin e ULA contro i 44 lanci annuali di Starship al Kennedy Space Center

Le due aziende temono che eventuali esplosioni possano mettere in pericolo il loro personale e danneggiare le infrastrutture
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I principali concorrenti di SpaceX, Blue Origin e United Launch Alliance (ULA), si sono dichiarati contrari alla proposta di consentire 44 lanci annuali del razzo Starship dal Kennedy Space Center in Florida. Le due aziende hanno espresso preoccupazione riguardo al potenziale impatto negativo sulle loro operazioni e alla sicurezza complessiva della base.

Traffico spaziale

Secondo Blue Origin e ULA, l’aumento del traffico spaziale potrebbe rallentare le loro attività e incrementare il rischio di incidenti catastrofici. Le preoccupazioni sono state dettagliate in una lettera indirizzata all’Amministrazione Federale dell’Aviazione (FAA), nella quale le due aziende sollevano dubbi sulla sicurezza, evidenziando l’esplosione avvenuta durante il primo lancio di Starship, poco dopo il decollo.

Starship, il razzo più grande mai costruito, è progettato per trasportare fino a cento persone in orbita per future missioni sulla Luna e su Marte. Nonostante non abbia ancora superato tutti i test necessari, SpaceX prevede di trasferire le operazioni dalla base in Texas al Kennedy Space Center, dove è in costruzione una nuova piattaforma di lancio. La richiesta avanzata da SpaceX prevede fino a 44 lanci annuali dal nuovo sito.

Tuttavia, la nuova piattaforma di lancio sarà situata a soli quattro chilometri dalle strutture di Blue Origin e ULA. Le due aziende temono che eventuali esplosioni possano mettere in pericolo il loro personale e danneggiare le infrastrutture. Inoltre, i lanci frequenti comporterebbero la chiusura dello spazio aereo, interrompendo molte delle operazioni quotidiane nella base e causando potenziali danni ambientali, come l’inquinamento delle acque e la minaccia alla fauna selvatica.

Blue Origin e ULA, come SpaceX, partecipano ai programmi della NASA che supportano lo sviluppo commerciale del settore spaziale. La risoluzione di queste preoccupazioni da parte delle autorità potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di tutte e tre le aziende.

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