Domani lo spazioporto di Kourou, in Guyana francese, sarà testimone di un evento storico: il lancio inaugurale di Ariane 6, il razzo più potente mai costruito in Europa. Il protagonista è pronto sulla nuova rampa di lancio, dopo aver superato con successo la Launch Readiness Review, uno degli ultimi controlli fondamentali. L’accensione dei motori è programmata per martedì, con una finestra di lancio di 4 ore che si aprirà alle 20 ora italiana.
Il viaggio fino a questo punto è stato lungo e complesso. Lo sviluppo di Ariane 6 è durato molti anni, più del previsto, con il lancio inaugurale inizialmente pianificato per il 2020. Tuttavia, finalmente tutto è pronto. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha coordinato un progetto che ha visto la partecipazione di 13 Paesi europei. ArianeGroup ha svolto il ruolo di prime contractor industriale, con un contributo significativo da parte dell’italiana Avio.
La missione inaugurale ha lo scopo principale di testare il nuovo lanciatore, ma porterà anche in orbita piccoli satelliti e alcuni esperimenti. Ariane 6 volerà nella configurazione con 2 booster laterali e un’altezza di 56 metri, con la possibilità di aumentare a 4 booster e un’ogiva più grande, raggiungendo i 62 metri in missioni future.
L’assemblaggio in orizzontale rende Ariane 6 più economico da produrre e più rapido da preparare rispetto al suo predecessore, Ariane 5. Le previsioni indicano un ritmo di 11 lanci all’anno. Il nuovo razzo è progettato per supportare una vasta gamma di missioni, dal posizionamento di satelliti in orbita terrestre ai lanci verso la Luna e le sonde destinate ai confini del Sistema Solare.
Tra i primi e più importanti clienti c’è Amazon, che ha già prenotato 18 lanci per la sua costellazione satellitare Kuiper, progettata per fornire connessioni internet e competere con Starlink di SpaceX.
L’importanza strategica di Ariane 6 per l’Europa non può essere sottovalutata. Questo nuovo lanciatore rappresenta un passo fondamentale per garantire al continente la capacità di accesso autonomo allo Spazio, senza dover dipendere dalle disponibilità e priorità di altre nazioni. I ritardi accumulati dal programma hanno evidenziato questa necessità, soprattutto dopo la pensione del vecchio Ariane 5. Negli ultimi tempi, diverse missioni europee sono state costrette a volare con SpaceX, il leader mondiale del settore.
Se il lancio di domani andrà come previsto, entro la fine dell’anno sarà lanciato un satellite francese. Nel 2025 sono programmati 6 lanci, con ulteriori 8 previsti per il 2026. Il debutto di Ariane 6 segna dunque l’inizio di una nuova era per l’Europa nello Spazio, consolidando la sua posizione come potenza spaziale autonoma e competitiva.