Nel vasto mondo delle curiosità storiche, poche scoperte affascinano tanto quanto un messaggio in bottiglia. Questo simbolo di speranza, avventura e mistero ha accompagnato i sogni di molti per secoli. Nel 2018, una straordinaria scoperta su una spiaggia australiana ha rivelato quello che è considerato il messaggio in bottiglia più antico mai ritrovato.
Un ritrovamento casuale
Tonya Illman non si aspettava certo di fare una scoperta storica mentre passeggiava lungo una spiaggia australiana. La giornata sembrava come tante altre, fino a quando non si imbatté in quella che sembrava essere solo un pezzo di immondizia. Avvicinandosi, si rese conto che si trattava di una bottiglia. La sua forma insolita attirò immediatamente la sua attenzione. “Presi la bottiglia pensando che avrebbe fatto bella figura nella mia libreria“, raccontò ai giornalisti. Solo in seguito, grazie all’osservazione attenta della fidanzata di suo figlio, scoprirono che all’interno c’era un biglietto, avvolto con cura da uno spago.
Una volta aperta la bottiglia, la famiglia Illman asciugò con attenzione il messaggio trovato all’interno. Le lettere, sebbene sbiadite, rivelarono una grafia tedesca. Kym, il marito di Tonya, che conosceva il tedesco, iniziò a tradurre il testo. Scoprirono che la lettera proveniva da una nave partita da Cardiff, in Galles, nel 1886.
La lettera ritrovata
Il messaggio, scritto su carta fragile e ormai ingiallita, sembrava trasportare il lettore indietro nel tempo. Era firmato da un marinaio che, seguendo le direttive di un esperimento scientifico, aveva gettato la bottiglia in mare per studiare le correnti oceaniche. La nave, dopo aver attraversato l’Atlantico e parte dell’Oceano Indiano, giunse a Makassar, in Indonesia. Fu probabilmente lì che qualche marinaio gettò la bottiglia in mare. L’obiettivo era comprendere meglio le direzioni delle correnti e annotare queste informazioni sulle mappe di navigazione.
Esperimenti di navigazione
Nel XIX secolo, la comprensione delle correnti oceaniche era cruciale per la navigazione. I marinai dell’epoca lanciavano bottiglie in mare per raccogliere dati sulle correnti. Queste bottiglie, dotate di messaggi contenenti informazioni sulla posizione e la data di lancio, permettevano ai marinai di tracciare le rotte e comprendere meglio i movimenti delle acque. Ogni bottiglia ritrovata forniva informazioni preziose per migliorare la navigazione e garantire la sicurezza dei viaggi.
La bottiglia ritrovata da Tonya Illman era uno di questi strumenti scientifici. Il messaggio al suo interno descriveva la rotta seguita dalla nave e le condizioni del mare, offrendo uno spaccato della vita a bordo e delle sfide affrontate dai marinai. La scoperta di questa bottiglia ha permesso di gettare nuova luce su una pratica storica che ha contribuito significativamente allo sviluppo della navigazione moderna.
La straordinaria scoperta
Per confermare l’autenticità e l’antichità del reperto, la famiglia Illman contattò diversi esperti di navigazione e storici. Dopo accurate ricerche, si scoprì che avevano tra le mani un vero e proprio tesoro storico: il messaggio in bottiglia più antico mai ritrovato integro. La datazione della carta, effettuata presso il Western Australian Museum, confermò che il messaggio risaliva a oltre 130 anni fa. Inoltre, gli esperti identificarono la provenienza atlantica del legno utilizzato per produrre la carta.
Il Western Australian Museum svolse un ruolo fondamentale nella verifica del ritrovamento. Gli esperti del museo esaminarono attentamente la bottiglia, la carta e il contenuto del messaggio, utilizzando tecniche avanzate di datazione e analisi dei materiali. La conferma dell’autenticità del messaggio rappresentò una pietra miliare per la famiglia Illman e per la comunità scientifica, sottolineando l’importanza di tali scoperte nel comprendere meglio la nostra storia.