Qual è la dieta migliore per mantenere giovane il cervello?

"La vitamina E sembra avere un ruolo diretto nel mitigare il declino cognitivo, mentre la colina è indispensabile per la struttura del neurone"
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La connessione tra dieta e salute del cervello è un tema di crescente interesse scientifico, specialmente in un’epoca in cui l’aspettativa di vita si allunga e la prevenzione delle malattie neurodegenerative diventa una priorità. Recenti studi condotti dai ricercatori dell’Università dell’Illinois e del Nebraska hanno gettato nuova luce sul ruolo cruciale di specifici nutrienti nel prevenire il declino cognitivo. Analizzando l’impatto della dieta sull’invecchiamento del cervello e suggerendo possibili strategie dietetiche per mantenere giovane il nostro cervello.

Lo studio

La ricerca ha coinvolto un campione di 100 anziani, esaminando l’influenza dell’alimentazione sull’invecchiamento cerebrale attraverso una combinazione di test cognitivi, risonanze magnetiche ed esami ematochimici. Gli individui sono stati divisi in due sottogruppi distinti: il “Fenotipo a invecchiamento accelerato” (Fia) e il “Fenotipo a invecchiamento rallentato” (Fir). I risultati hanno mostrato che il gruppo Fir, caratterizzato da un invecchiamento cerebrale più lento, presentava una maggiore concentrazione di 13 nutrienti chiave rispetto al gruppo Fia.

I nutrienti chiave

I nutrienti identificati come cruciali includono acidi grassi monoinsaturi, omega tre e omega sei, i carotenoidi luteina e zeaxantina, vitamina E e colina. Questi elementi, largamente presenti nella dieta mediterranea, sono noti per le loro proprietà benefiche sulla salute generale e specificamente sul cervello.

  • Acidi Grassi Monoinsaturi: Questi acidi grassi, presenti in abbondanza nell’olio extra vergine di oliva, sono essenziali per la salute cardiovascolare e cerebrale. Studi hanno dimostrato che possono migliorare la funzione cognitiva riducendo l’infiammazione e migliorando il flusso sanguigno al cervello.
  • Omega Tre: Gli acidi grassi omega tre, che si trovano in pesce, molluschi, semi di lino, canapa, zucca, olio evo, semi di chia e girasole, verdure a foglia verde e noci, sono noti per i loro effetti antinfiammatori. Proteggono la barriera ematoencefalica, prevenendo l’ingresso di citochine infiammatorie nel sistema nervoso centrale, un meccanismo che potrebbe spiegare la loro capacità di rallentare il declino cognitivo.
  • Omega Sei: Sebbene necessitino di un equilibrio con gli omega tre, gli omega sei sono essenziali per molte funzioni corporee e sono presenti in vari oli vegetali e semi. Un corretto rapporto tra omega tre e omega sei è fondamentale per mantenere l’equilibrio infiammatorio nel corpo.
  • Carotenoidi (Luteina e Zeaxantina): Questi pigmenti, che si trovano in spinaci, cavolo, mais, pomodori, melone, broccoli, carote e pompelmo, sono cruciali per la salute degli occhi e hanno proprietà antiossidanti che proteggono il cervello dallo stress ossidativo, un fattore chiave nel declino cognitivo.
  • Vitamina E: Questo potente antiossidante, reperibile in noci, semi e cereali fortificati, aiuta a mitigare il declino cognitivo agendo sul trofismo cellulare. La vitamina E protegge le membrane cellulari dai danni ossidativi e potrebbe migliorare la memoria e le funzioni cognitive.
  • Colina: Essenziale per la sintesi di fosfatidilcolina, una componente fondamentale delle membrane neuronali, la colina si trova in abbondanza in crucifere, legumi, carne bovina, pollame, pesci e uova. La colina è anche il precursore dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore importante per la memoria e l’apprendimento.

L’opinione degli esperti

La dottoressa Stefania Lingua, dietologa dell’Asl di Alessandria, sottolinea l’importanza degli omega tre: “Gli acidi grassi omega tre possiedono un effetto antinfiammatorio sistemico, che agisce anche a livello della barriera ematoencefalica, proteggendola dall’ingresso nel sistema nervoso centrale di citochine infiammatorie“.

Per quanto riguarda vitamina E e colina, la dottoressa aggiunge: “La vitamina E sembra avere un ruolo diretto nel mitigare il declino cognitivo, mentre la colina è indispensabile per la struttura del neurone. La sua presenza è fondamentale per la sintesi dei fosfolipidi, componenti cruciali delle membrane cellulari dei neuroni“.

Il ruolo dell’Acido Lignocerico

Un’altra scoperta significativa riguarda l’acido lignocerico, un acido grasso saturo presente nelle arachidi, nelle noci di macadamia e in molti oli di semi. Le donne nel gruppo Fir mostravano concentrazioni significativamente maggiori di questo acido rispetto a quelle con sintomi dementigeni. La dottoressa Lingua spiega: “Questo acido grasso dovrebbe essere consumato in abbondanza, soprattutto dalle donne, per i suoi potenziali benefici neuroprotettivi“.

Benefici di una dieta mediterranea

La dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce, noci e olio d’oliva, si conferma come un approccio alimentare particolarmente benefico per la salute del cervello. Questo modello alimentare è stato ampiamente studiato e ha dimostrato di avere effetti positivi su vari aspetti della salute, inclusa la prevenzione delle malattie neurodegenerative.

  • Frutta e Verdura: Gli alimenti ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, giocano un ruolo cruciale nel combattere lo stress ossidativo, che è associato all’invecchiamento cerebrale. Gli antiossidanti neutralizzano i radicali liberi, riducendo i danni alle cellule neuronali e migliorando la salute complessiva del cervello. In particolare, i carotenoidi, come luteina e zeaxantina, si trovano in molte verdure a foglia verde e frutti colorati, offrendo protezione contro l’infiammazione e il danno ossidativo.
  • Legumi e Cereali Integrali: Questi alimenti sono una fonte eccellente di fibre e nutrienti essenziali, come vitamine del gruppo B e minerali, che sono fondamentali per la salute cerebrale. Le fibre aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, evitando picchi che possono influenzare negativamente le funzioni cognitive. Inoltre, i cereali integrali forniscono energia sostenuta per il cervello, evitando le fluttuazioni energetiche che possono compromettere la concentrazione e la memoria.
  • Pesce e Noci: Il pesce, in particolare quello grasso come il salmone e le sardine, è una ricca fonte di omega tre, che supportano la struttura e la funzione del cervello. Le noci, tra cui le noci di macadamia, contengono acidi grassi sani e antiossidanti che contribuiscono alla protezione e alla salute neuronale. Entrambi gli alimenti sono importanti per la loro capacità di ridurre l’infiammazione e migliorare la comunicazione tra le cellule cerebrali.
  • Olio d’Oliva: L’olio extra vergine di oliva è una delle principali fonti di acidi grassi monoinsaturi nella dieta mediterranea. La sua ricchezza in polifenoli e antiossidanti lo rende un alleato potente nella protezione del cervello. Studi hanno dimostrato che l’olio d’oliva può migliorare le funzioni cognitive e ridurre il rischio di malattie neurodegenerative.

L’integrazione dei risultati di questo studio nelle raccomandazioni dietetiche pubbliche potrebbe avere un impatto significativo sulla salute della popolazione anziana. Promuovere una dieta ricca dei nutrienti identificati, attraverso programmi educativi e interventi dietetici, potrebbe contribuire a rallentare l’invecchiamento cerebrale e migliorare la qualità della vita degli anziani..

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