Siccità in Marocco: lotta per la sopravvivenza nel cuore dell’agricoltura

Il governo marocchino, consapevole della gravità della situazione, ha implementato diverse misure di emergenza per affrontare la crisi
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Nel cuore di un villaggio nei pressi di Rabat, la capitale del Marocco, l’aridità persistente ha gettato ombre profonde sulla vita di Mustapha Loubaoui e di migliaia come lui. Questi lavoratori agricoli giornalieri, una volta pilastri della produttività agricola del paese, ora si trovano a lottare per sopravvivere in un’epoca in cui la siccità ha soffocato le loro speranze di lavoro.

La comunità agricola colpita dalla siccità

Mustapha Loubaoui, un uomo di 40 anni con una mietitrebbia a tracolla, simboleggia la disperazione di una comunità agricola colpita duramente. Giorni fa, ha viaggiato oltre 280 chilometri per arrivare a Dar Bel Amri, un tempo un vivace centro agricolo, ora ridotto al silenzio della disoccupazione. Il suo peregrinare attraverso il deserto ha lasciato una traccia di delusione: nessun lavoro, nessuna prospettiva di guadagno, solo l’eco triste di un’industria che si sta sgretolando sotto il peso implacabile della siccità.

Secondo le stime ufficiali, Loubaoui è solo uno dei circa 159.000 lavoratori agricoli marocchini che hanno perso il lavoro dall’inizio dell’anno scorso. Una cifra che parla di miseria umana e di un settore fondamentale per l’economia marocchina che vacilla sulla scogliera della sostenibilità.

La siccità ha reso quasi impossibile trovare lavoro“, si dispera Loubaoui mentre si siede all’ombra delle sue speranze infrante. È un grido di angoscia che riecheggia tra le colline aride e le terre una volta fertili del Marocco settentrionale, dove il lavoro agricolo è diventato un lusso per pochi fortunati.

L’analisi dell’Osservatorio europeo

L’analisi dell’Osservatorio europeo sulla siccità dipinge un quadro inquietante delle condizioni climatiche nella regione del Mediterraneo, con il Marocco, l’Algeria e la Tunisia tra i più colpiti. Le “condizioni di allerta per la siccità” sono diventate la norma, minacciando direttamente la vita di milioni di persone dipendenti dal settore agricolo.

In Marocco, dove il 14 percento delle esportazioni dipende direttamente dall’agricoltura e un terzo della popolazione attiva trova impiego in questo settore, la siccità ha rappresentato una sfida esistenziale. Le coltivazioni appassiscono nei campi, gli allevamenti soffrono per la mancanza di acqua, e le comunità rurali affondano sempre più nella disperazione economica.

Il governo marocchino, consapevole della gravità della situazione, ha implementato diverse misure di emergenza per affrontare la crisi. Tuttavia, le risorse sono limitate e gli sforzi sembrano a malapena sufficienti a placare la fame e la disoccupazione che dilagano tra i campi di grano e gli oliveti.

La storia di Mustapha Loubaoui e dei suoi compagni di sventura è un monito per il mondo. È la storia di come il cambiamento climatico e la siccità possono distruggere non solo le colture, ma anche le vite e le speranze di intere comunità. È un richiamo urgente all’azione globale per affrontare le cause profonde di questa crisi e per proteggere le persone più vulnerabili contro le conseguenze devastanti del riscaldamento globale.

Mentre il sole implacabile continua a bruciare nei cieli del Marocco, Loubaoui e i suoi colleghi continuano a lottare per un futuro che sembra sempre più incerto. La loro è una lotta che non riguarda solo la siccità, ma anche la giustizia sociale e l’equità per coloro che sono stati più colpiti dalla crisi climatica che sta cambiando il volto del pianeta.

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