Siccità, Pichetto: “in Basilicata e Calabria zone a severità media”

Siccità, Pichetto: “2391 gestori del servizio idrico, puntiamo a ridurre il numero per una migliore gestione”
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Lo scorso 6 maggio, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la durata di dodici mesi, in relazione alla situazione di grave deficit idrico in atto nel territorio siciliano. Per l’attuazione dei primi interventi sono stati stanziati 20 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”. Poi, “per quanto attiene alle altre Regioni meridionali, si segnala che attualmente nelle Regioni Basilicata e Calabria vi sono alcune zone classificate in criticità con grado di ‘severità media’, connessa al mancato soddisfacimento dei fabbisogni idrici. Siamo in fase di valutazione degli effetti di mitigazione delle azioni poste in essere. In ogni caso, allo stato attuale, non sono comunque pervenute richieste di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, rispondendo al Question time nell’Aula del Senato sul tema della siccità che sta colpendo le regioni del Sud.

Abbiamo 2.391 gestori servizio idrico e proprio sulla Sicilia c’è la situazione maggiore difficoltà nel creare accorpamenti, ultima rimasta la provincia Trapani”. “Stiamo andando avanti, spingendo le realtà proprio per arrivare dai 2.391 gestori, che è il disegno su cui sono passati tre governi, a una riduzione ad una quota tale da poter superare una situazione che a livello nazionale vede il 42% di perdite, con difficoltà anche sul settore irriguo, interventi sempre in emergenza e che non lo dovrebbero più essere“, afferma Pichetto.

Il Presidente della Regione Siciliana “è stato nominato, con successiva Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Commissario delegato per la realizzazione degli interventi urgenti, attraverso la predisposizione di un Piano che deve garantire in primis l’approvvigionamento idropotabile della popolazione“, ricorda Pichetto. Il Piano “può essere chiaramente rimodulato ed integrato, anche con ulteriori risorse finanziarie, sulla base della necessità di finalizzare o ampliare le misure previste – prosegue il Ministro – lo scorso 7 giugno è stato approvato il Piano degli interventi, comprensivo di 138 attività, per un importo complessivo pari ai 20 milioni di euro già stanziati, più 1,2 milioni a valere sulle risorse regionali. Il Dipartimento della Protezione Civile segnala che, a seguito di interlocuzioni con il Commissario delegato, sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare la necessità di azioni aggiuntive per fronteggiare le emergenze in atto”.

Accanto alle ordinarie competenze attribuite al MASE in materia di prevenzione dei fenomeni siccitosi, “si ricordano le azioni messe in atto sin dallo scorso anno con il dl Siccità, contenente una serie misure utili ad incrementare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e la riduzione delle dispersioni di risorse idriche, anche attraverso la nomina di un Commissario straordinario nazionale, che si avvale, nella propria azione, dei dati forniti dagli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici, istituiti presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale”, conclude il Ministro.

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