Allarme gastroenterite in Valsesia: indagini in corso sull’acqua potabile

Mentre si attendono i risultati completi delle analisi, le autorità locali continuano a monitorare attentamente la situazione, cercando di individuare la fonte esatta della contaminazione
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Nelle ultime settimane, la Valsesia è stata colpita da un insolito aumento di casi di gastroenterite, che ha colpito sia i residenti sia i turisti in visita nella zona di Varallo Sesia. La situazione, che ha suscitato preoccupazione tra la popolazione, ha spinto l’Asl di Vercelli a intensificare i controlli sulla qualità dell’acqua potabile distribuita dall’acquedotto locale.

I casi di gastroenterite in Valsesia

I tecnici dell’Asl stanno eseguendo un’analisi approfondita dei campioni d’acqua prelevati, concentrandosi in particolare sulle aree dove è stata recentemente immessa acqua proveniente da un rio superficiale. Questa fonte d’acqua potrebbe essere la causa dell’epidemia di disturbi intestinali che ha colpito la comunità.

Il portavoce dell’Asl di Vercelli ha dichiarato che “sono stati effettuati i controlli microbiologici di legge che hanno dato il seguente esito: coliformi fecali negativo, escherichia coli negativo, enterococchi e salmonella in attesa di riscontro“. Questo significa che i test iniziali non hanno rilevato la presenza di coliformi fecali o escherichia coli, due dei principali indicatori di contaminazione fecale nell’acqua.

Tuttavia, non è ancora possibile escludere del tutto altre cause. Sono infatti ancora in corso ulteriori analisi per verificare la presenza di enterococchi e salmonella, patogeni che possono anch’essi causare gravi infezioni gastrointestinali. Inoltre, è stato richiesto un controllo specifico per il Norovirus, uno dei virus più comuni responsabili di gastroenteriti, che verrà condotto dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia.

Mentre si attendono i risultati completi delle analisi, le autorità locali continuano a monitorare attentamente la situazione, cercando di individuare la fonte esatta della contaminazione. La priorità rimane quella di garantire la sicurezza e la salute pubblica, adottando tutte le misure necessarie per prevenire ulteriori casi di malattia.

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