Un incendio ha messo in ginocchio una parte di Roma ieri. Il rogo, divampato a Monte Mario, si è rapidamente esteso alimentato dal vento, in una giornata caratterizzata dal caldo afoso. L’incendio ha mandato in tilt una porzione della capitale, invasa dal fumo e minacciata dalle fiamme: edifici evacuati, traffico deviato, strade chiuse, e effetti sull’attività della sede Rai di via Teulada. Squadre dei vigili del fuoco, canadair ed elicotteri sono intervenuti per domare l’incendio.
In serata, il sindaco Roberto Gualtieri ha fatto il punto della situazione. “È un incendio di natura puramente boschiva, non è bruciato altro che bosco e sterpaglie. La situazione è circoscritta e il peggio è passato. Rispetto alle cause, e chiaramente ci saranno le inchieste, da una valutazione preliminare è possibile che l’incendio sia partito colposamente da un accampamento all’interno del parco” nella zona di via Romeo Romei “in cui è probabile che durante la preparazione di un pasto, quindi con il fuoco, l’incendio sia scoppiato e poi il vento lo abbia fatto rapidamente diffondere“.
Il fuoco ha divorato vegetazione, incendiando bosco e sterpaglie. Durante la giornata, alcune abitazioni in via Goiran e via Teulada sono state evacuate per precauzione, e alcune auto in sosta sono state parzialmente danneggiate. Anche 40 persone dell’Osservatorio Astronomico sono state evacuate. In totale, sei edifici sono stati evacuati.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul maxi incendio. A coordinare il fascicolo sono il procuratore capo Francesco Lo Voi e il procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Già ieri la procura ha effettuato un sopralluogo dove si sono sviluppate le fiamme. Considerata l’ampiezza della zona interessata dal rogo e la velocità di diffusione delle fiamme, al momento, non essendo ancora chiare le cause, non è escluso il dolo. Ma per formulare un’ipotesi precisa, i pm di piazzale Clodio attendono una prima informativa dei vigili del fuoco e delle forze di polizia.