La questione dell’infedeltà, da sempre oggetto di dibattito e ricerca, continua a suscitare curiosità e controversie nel campo della psicologia e delle scienze sociali. Mentre la letteratura accademica ha fornito numerose spiegazioni sui motivi per cui gli uomini tradiscono, comprendere le ragioni che spingono le donne ad abbandonare i loro partner è un compito più complesso e meno esplorato. Recentemente, uno studio innovativo ha cercato di fare chiarezza su queste dinamiche, offrendo nuove prospettive sui motivi dell’infedeltà femminile e rivelando sorprendenti somiglianze e differenze con le motivazioni maschili.
Infedeltà maschile
Per decenni, gli studi sull’infedeltà maschile hanno basato le loro teorie su principi evolutivi. La teoria più accettata suggerisce che gli uomini, nel corso della loro evoluzione, hanno sviluppato un impulso a cercare il maggior numero possibile di partner sessuali. Questo comportamento è stato interpretato come una strategia per massimizzare la loro prole e, di conseguenza, le possibilità di trasmettere i propri geni alle generazioni future. Questo schema non solo spiegava perché gli uomini potessero essere più inclini a tradire, ma anche come l’infedeltà potesse essere vista come una manifestazione di un impulso biologico radicato nel desiderio di diversificare il pool genetico.
Infedeltà femminile
Quando si tratta di infedeltà femminile, le spiegazioni evolutive sembrano meno convincenti. A differenza degli uomini, le donne non possono semplicemente aumentare il numero dei loro partner sessuali per aumentare il numero dei figli, visto che la gravidanza e la maternità limitano la loro capacità di procreare con frequenza. Di conseguenza, le teorie sull’infedeltà femminile si sono evolute in direzioni più complesse e variegate.
Una delle teorie emergenti suggerisce che le donne potrebbero tradire per ottenere accesso a risorse superiori, che potrebbero includere beni materiali, status sociale o altre forme di sostegno. Questo potrebbe avvenire attraverso relazioni extraconiugali con uomini che offrono vantaggi materiali o sociali. Un’altra teoria propende per l’idea che le donne tradiscano come risposta a insoddisfazioni nella loro relazione principale. Qui, l’infedeltà diventa una forma di punizione verso un partner insoddisfacente o un modo per esplorare nuove opportunità, incluso il tentativo di allontanare il partner principale o migliorare la propria posizione relazionale.
Recentemente, uno studio guidato da Macken Murphy, dottorando dell’Università di Melbourne, ha cercato di rispondere a queste domande complesse. Il team di Murphy ha condotto una ricerca su 254 uomini e donne eterosessuali e cisgender provenienti da diversi paesi, inclusi Sudafrica, Regno Unito e Messico. Questo studio ha utilizzato una piattaforma online per raccogliere dati sui comportamenti e sulle motivazioni degli individui coinvolti in relazioni extraconiugali.
La teoria del “dualismo strategico”
I partecipanti avevano un’età media di 30,5 anni e si erano autodescritti come persone che avevano avuto rapporti sessuali al di fuori di una relazione altrimenti esclusiva. I ricercatori hanno impiegato versioni adattate di scale di valutazione consolidate per analizzare vari aspetti dell’attrazione, tra cui l’attrazione fisica, personale e genitoriale verso i partner principali e quelli con cui avevano tradito.
Una delle scoperte chiave dello studio è stata che le donne tendevano a considerare i loro partner principali come più attraenti sia fisicamente che dal punto di vista della capacità genitoriale. Questo supporta la teoria del “dualismo strategico”, che suggerisce che le donne potrebbero cercare “buoni geni” attraverso relazioni extraconiugali, mantenendo però un partner principale percepito come un buon genitore.
Sorprese e similarità tra i sessi
Una scoperta particolarmente sorprendente è stata la somiglianza nei modelli di comportamento tra uomini e donne. Anche gli uomini hanno dimostrato un approccio strategico dualistico, valutando i partner occasionali principalmente per l’attrazione fisica e i partner principali per la loro capacità genitoriale. Questa scoperta mette in discussione la visione puramente evolutiva dell’infedeltà e suggerisce che entrambi i sessi potrebbero adottare strategie simili, sebbene motivazioni specifiche possano variare.
Quando si è chiesto alle donne di descrivere con parole proprie i motivi per cui avevano tradito, è emersa una varietà di risposte. Alcune hanno citato la ricerca di novità come una motivazione principale, mentre altre hanno espresso insoddisfazione con il partner principale o cercato vendetta per motivi personali. I dati quantitativi hanno fornito poche prove che le donne tradissero per trovare un nuovo partner a lungo termine, ma alcune risposte libere hanno menzionato questa possibilità.
Gli autori dello studio avvertono che i dati qualitativi raccolti potrebbero non riflettere sempre la verità completa. Non tutti i partecipanti potrebbero sentirsi a proprio agio nel fornire un resoconto onesto delle loro motivazioni. Inoltre, l’assenza di dati sul fatto se i partecipanti avessero figli potrebbe aver influenzato le risposte, considerando che le dinamiche familiari e le responsabilità parentali possono giocare un ruolo importante nelle decisioni riguardanti l’infedeltà.
In definitiva, lo studio suggerisce che non esiste una spiegazione semplice per l’infedeltà e che le motivazioni possono variare ampiamente tra individui e contesti. L’infedeltà è influenzata da una combinazione di fattori evolutivi, strategici e personali, rendendo difficile ridurla a una sola causa o spiegazione. Le persone tradiscono per una varietà di motivi, e comprendere queste motivazioni richiede una considerazione approfondita delle complessità della psicologia umana e delle dinamiche relazionali.