Maltempo Rimini, temporale assimilabile a quello del giugno 2013

Maltempo, fogne ok a Rimini durante il violento temporale del 3 agosto: i dati relativi all’evento
MeteoWeb

Sabato 3 agosto, un violento temporale si è abbattuto su Rimini, provocando allagamenti in alcune zone del centro storico. I pluviometri Rimini Ausa e Rimini Urbana hanno rispettivamente registrato 73 e 65 millimetri di acqua, di cui 53 e 51 piovuti in mezz’ora, dalle 13.15 alle 13.45. Rispetto all’alluvione, nel maggio 2023 i millimetri furono 90 ma in 24 ore. Per cui, sostiene l’assessore comunale all’Ambiente Anna Montini, il temporale di sabato è assimilabile a quello del giugno 2013, “un evento che non si era mai verificato”. E si è concentrato in particolare su Rimini e il centro storico.

Nonostante l’eccezionalità dell’evento, il sistema fognario di Rimini ha funzionato regolarmente. Infatti, una volta che l’acqua è defluita non sono rimasti fango, melma e sporcizia. “Non ci sono stati rigurgiti fognari, l’acqua andata via era pulita perché piovana ed è rimasta poco tempo”. “L’impianto di piazza Kennedy ha funzionato a regola d’arte“, ha affermato Montini, rispondendo in serata in Consiglio comunale a due interrogazioni sull’evento di Fratelli d’Italia e del gruppo Gloria Lisi che chiedono conto delle risposte della giunta, rispettivamente dei ritardi nell’apertura degli scarichi a mare e delle eventuali responsabilità in capo a Comune, Anthea e Hera, avanzando entrambe la richiesta di risarcimento danni per cittadini e attività.

Si sono riempite la vasca di prima pioggia e quella di laminazione, dopo di che lo scarico in battigia si è aperto per tre quarti d’ora fino alle 14.31, mentre le condotte a mare sono state chiuse alle 18.16. Complessivamente sono stati gestiti 400.000 metri cubi d’acqua.

Nessun problema di gestione dell’impianto Ausa”, mentre l’impianto di sollevamento di Santa Chiara ha evitato allagamenti maggiori. In centro storico, prosegue Montini, si è verificato un “effetto di scorrimento” delle acque, come per una piscina si sono accumulate nelle zone più basse per l’eccessiva quantità delle piogge. Ma appunto senza lasciare fango. Complessivamente si sono allagati quattro sottopassi su 56, i semafori hanno funzionato in maniera regolare e “non ci sono responsabilità in capo ad Anthea e Hera”.

Con il Psbo, conclude Montini, dall’estate 2021 nonostante diversi eventi solo in un caso si è aperto lo scarico in battigia, per l’alluvione del maggio 2023. Il progetto è “dinamico, prima prevedeva solo la condotta Kennedy poi è stato fatto un aggiornamento” e sono previste ulteriori vasche di laminazione i cui lavori inizieranno a settembre, così da rafforzare la sicurezza idraulica della città. In programma e anch’essa già finanziata c’è pure la dorsale Ausa che alleggerirà ulteriormente la situazione. L’inizio lavori è “imminente“.

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