“La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ma siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo“: è quanto ha affermato il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa sul naufragio del Bayesian. Cartosio ha parlato di “tragedia gravissima“.
“Ci sentiamo vicini alle famiglie delle vittime e ancora più doloroso sarebbe se questo lutto terribile è stata causato da comportamenti non perfettamente in ordine con responsabilità che ciascuno deve avere nella gestione della navigazione,” ha proseguito Cartosio.
Cinque delle 7 vittime del naufragio del Bayesian si sono rifugiate “nelle cabine a sinistra del veliero, alla ricerca di bolle d’aria. I primi 5 corpi sono stati trovati nella prima cabina sul lato sinistro e l’ultimo corpo nella terza cabine sempre sul lato sinistro“.
Il naufragio “è stata tragedia gravissima nell’ambito della quale abbiamo avuto la fortuna di avere la collaborazione di alcuni reparti dei vigili del fuoco che hanno avuto un coraggio eccezionale compiendo operazioni per niente facili. Alla struttura va il nostro ringraziamento e il massimo riconoscimento per il valore dimostrato. Così come alla Guardia Costiera e alle altre forze dell’ordine,” ha concluso Cartosio.
In riferimento a portelloni a poppa della barca aperti, il pm Raffaele Cammarano ha spiegato: “Si tratta di elementi che non possiamo rivelare per il semplice motivo che si tratta di informazioni che necessitano di essere confermate dal successivo esame del relitto. Fornirle adesso potrebbe essere pregiudizievole ai fini della indagine“.
“Gli eventi si sono sviluppati in pochi minuti, l’affondamento è stato repentino e improvviso. Dunque, sicuramente l’attività di indagine che si fonderà prima sul recupero e poi sull’accertamenti sul relitto ci permetterà di fornire delle risposte a quesiti al momento non conosciuti,” ha proseguito Cammarano. Le vittime sono rimaste indietro, nel veliero “perché dormivano“. “Stiamo cercando di appurarlo incrociando le testimonianze e verificando cosa emerge, è un punto focale delle indagini“. “Il veliero Bayesian è stato investito da un downburst“. Le raffiche di vento “possono raggiungere velocità anche superiori ai 100 km orari“.
Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire i momenti precedenti al disastro. A cominciare dalle previsioni meteo. “Il Meteomar, facilmente reperibile di tutti, non prevedeva, nell’area del Tirreno meridionale ovest, burrasca, ma 5 come mare e isolati temporali. Non c’erano avvisi di burrasca in quella zona. Ma è vero che ci sono delle navi con attrezzature in grado di valutare le condizioni nelle loro evoluzioni. Era possibile ancorarsi lì, ma questo e altro è lasciato alle valutazioni del comandante“, ha detto l’ammiraglio della Guardia Costiera, Raffaele Macauda.
“È intenzione della proprietà del Bayesian a recuperare il relitto. In collegamento con la procura hanno manifestato la volontà di recuperare l’imbarcazione, c’è la disponibilità, con i tempi tecnici necessari, a recuperare l’imbarcazione,” ha aggiunto Macauda in conferenza stampa. Resta un punto interrogativo l’eventuale presenza di una scatola nera su una imbarcazione di quelle dimensioni ma bisognerà attendere che il ‘Bayesian’ ritorni in superficie: troppo pericoloso fare questi accertamenti a 49 metri di profondità.