L’estate 2024 è stata segnata da significativi rincari sui prezzi al dettaglio, con l’olio d’oliva che si distingue come il prodotto più caro di luglio. Secondo un’indagine condotta da Assoutenti, basata sui dati Istat sull’inflazione, l’olio d’oliva ha visto un aumento medio dei prezzi del 35,4% su base annua. Questo forte rincaro si contrappone alla diminuzione dei prezzi di altri prodotti alimentari, come l’olio di semi, che ha registrato un calo del 12,5%.
L’indagine evidenzia un panorama economico caratterizzato da forti disparità nei prezzi. Mentre l’olio d’oliva continua a pesare sul budget dei consumatori, alcuni prodotti come le arance (-14,5%) e i pomodori (-12,8%) sono diventati più accessibili rispetto all’anno precedente.
Oltre al settore alimentare, anche il comparto hi-tech ed elettronica ha registrato importanti variazioni: i prezzi degli apparecchi per la telefonia mobile sono calati del 16,2%, mentre i supporti per la registrazione di suoni e immagini sono aumentati del 19%.
Questa disomogeneità nei prezzi, secondo Assoutenti, non è giustificata da fattori stagionali, ma riflette un’estate “pazza” che ha sorpreso consumatori e analisti economici.