Nella giornata di ieri, il Trentino ha visto un importante ritrovamento storico. Sulla cima del Monte Civerone, a 1.032 metri di altitudine in Valsugana, in provincia di Trento, sono stati scoperti i resti di due soldati austro-ungarici. Questi militari avevano preso parte alla battaglia per la conquista della vetta durante l’offensiva austriaca conosciuta come Strafexpedition, una spedizione punitiva che ha caratterizzato la Prima Guerra Mondiale.
Il ritrovamento dei soldati
Il ritrovamento è stato avviato grazie alla segnalazione congiunta del Museo Storico sulla Grande Guerra di Borgo Valsugana e di una guardia forestale locale, entrambi intervenuti dopo aver individuato ossa umane mescolate a oggetti di equipaggiamento militare. Seguita la segnalazione ai Carabinieri, le operazioni di recupero sono state coordinate dall’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa (Onorcaduti) del Ministero della Difesa e dall’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciale.
Nei prossimi giorni, i resti saranno sottoposti ad analisi bio-archeologiche e scientifiche. Dopo questo processo, i due soldati saranno tumulati con le onoranze militari previste dalle autorità competenti. Questo ritrovamento non solo contribuisce a far luce su episodi storici spesso dimenticati, ma rappresenta anche un significativo atto di rispetto e riconoscimento per coloro che hanno sacrificato le loro vite durante la Grande Guerra.