Siccità, in Basilicata ridurre consumi o interruzioni a rotazione nei Comuni

Riunione oggi in Regione sul tema della siccità in Basilicata: serve ridurre i consumi del 20% entro il 20 agosto
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La crisi idrica in atto e le misure per fronteggiarla è stato il tema della riunione operativa in Regione tra Egrib, Acquedotto Lucano, Protezione Civile e i sindaci dei 29 comuni lucani, tra cui Potenza, serviti dallo schema idrico Basento-Camastra. “L’obiettivo è di ridurre i consumi di acqua potabile di almeno il 20% entro il 20 agosto. Se questo non dovesse verificarsi, sarà inevitabile procedere con interruzioni a macchia di leopardo e a rotazione in tutti i Comuni interessati”, ha detto il dirigente del Dipartimento di Protezione Civile della Basilicata, Giovanni Di Bello.

Di Bello ha anche esortato i sindaci dei Comuni non ancora adempienti, a presentare i Piani comunali di Protezione Civile che faciliterebbero le operazioni in caso di attivazione dello stato di calamità. “Uno scenario – ha ribadito – che si può scongiurare solo attraverso due condizioni: l’aumento delle piogge e la riduzione dei consumi idrici”.

L’amministratore unico dell’Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata, Canio Santarsiero, ha evidenziato la situazione di scarsità idrica nel bacino e la necessità di intervenire con misure conservative per scongiurare possibili interruzioni all’erogazione di acqua potabile. L’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta, in collegamento da remoto, ha illustrato lo scenario peggiore, ovvero lo “zero day” collocabile alla fine della prima settimana di ottobre quando, nel caso in cui non dovessero verificarsi eventi piovosi e le quantità di acqua potabile non diminuissero, la diga della Camastra scenderebbe a livello zero.

Campagna di sensibilizzazione

Proprio per evitare questo scenario, tutti i relatori del tavolo tecnico hanno invitato i sindaci a farsi portavoce nelle proprie comunità della campagna di sensibilizzazione “Ogni goccia conta” che invita al consumo sostenibile della risorsa. Ai primi cittadini è stata proposta, quindi, un’ordinanza “per il risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile”, che molti Comuni hanno già adottato, e un vademecum che contempla le buone prassi per il risparmio dell’acqua.

Il problema della dispersione idrica

Diversi amministratori locali hanno sollevato la questione della dispersione idrica che contribuisce allo spreco della risorsa illimitata. Una questione che è già all’ordine del giorno della Giunta regionale attraverso il Tavolo dell’Acqua.

Abbiamo oltre 110 milioni di euro da investire sulle reti idriche”, ha fatto sapere il vicepresidente e assessore con delega alle Infrastrutture, Reti idriche, Trasporti e Protezione Civile, Pasquale Pepe. “Per contenere o azzerare le perdite abbiamo circa 40 milioni di euro su React EU dove qualche giorno fa, attraverso il mio assessorato, la Regione è intervenuta con 18 milioni di euro di compartecipazione e la restante parte in quota PNRR. L’obiettivo – ha concluso Pepe – è spendere immediatamente e bene questi soldi in modo da non chiedere più sacrifici né ai cittadini, né ai sindaci”.

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