Nuovo mese di eventi astronomici: ecco cosa ci riserva agosto 2024, l’8° mese dell’anno in base al calendario gregoriano e il 3° dell’estate nell’emisfero boreale (dell’inverno nell’emisfero australe). Partendo dalla nostra stella, il Sole si trova nella costellazione del Cancro, il 10 passa nella costellazione del Leone. La durata del giorno diminuisce di circa 75 minuti dall’inizio del mese.
La Luna è in fase di novilunio il 4, Primo Quarto il 12, plenilunio il 19 e infine Ultimo Quarto il 26. Il nostro satellite raggiunge il punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita il 9 (apogeo, 405.297 km), mentre il 21 si trova nel punto opposto (perigeo, 360.198 km). Il 19 potremo quindi ammirare una Superluna, cioè un plenilunio nei giorni vicini al perigeo.
In riferimento all’osservabilità dei pianeti del Sistema Solare, Mercurio sarà difficile da osservare: tramonta presto e si avvicina al Sole, rendendolo invisibile fino alla sua ricomparsa al mattino tardi. Venere, visibile al crepuscolo serale, resta basso sull’orizzonte e il suo intervallo di visibilità aumenta lentamente. Marte supererà Giove, che sarà visibile prima di lui nel cielo orientale. Saturno, dopo un periodo di assenza serale, sarà visibile nelle ore serali e notturne, culminando a Sud. Urano, situato nella costellazione del Toro, sarà visibile (per mezzo di telescopio) più a lungo rispetto a Giove e Marte. Nettuno sarà osservabile (per mezzo di telescopio) per gran parte della notte, salendo nell’orizzonte ad Est.
Congiunzioni: Luna-Venere il 5; Giove-Marte prima dell’alba del 14; Luna-Saturno il 20. Al termine della notte tra il 20 e il 21 si verificherà l’occultazione di Saturno da parte della Luna.
Per quanto riguarda gli sciami meteorici, agosto è il mese delle Perseidi, residui della disintegrazione della cometa Swift-Tuttle. Il nome dello sciame deriva dalla posizione del radiante, ovvero il punto sulla volta celeste dal quale sembrano scaturire le meteore, situato nella costellazione del Perseo. La denominazione di “Lacrime di San Lorenzo” deriva dal fatto che in passato il picco di frequenza delle meteore avveniva il 10 agosto, giorno in cui si ricorda il Santo. Attualmente si è spostato in avanti di circa 2 giorni. Quest’anno si prevede un’apparizione favorevole, senza il “disturbo” della Luna, con valori di frequenza che dovrebbero raggiungere durante il massimo di attività (verso mattina del 12 agosto) oltre 100 meteore/h.
Volgendo lo sguardo alle costellazioni, in direzione Nord, troviamo come sempre la Stella Polare: accanto all’Orsa Maggiore e all’Orsa Minore scorgiamo Dragone, Cefeo e Cassiopea. A Nord/Ovest brilla Arturo, parte del Boote, dalla particolare forma ad aquilone. A Sud ammiriamo il Sagittario, che occupa la zona della volta celeste dove è situato il centro della Via Lattea. A Est osserviamo il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda e Perseo, che diventeranno protagonisti nel corso dei prossimi mesi.