Sven-Goran Eriksson: il cancro al pancreas segna la fine di una leggenda del calcio

La famiglia di Eriksson ha annunciato la sua morte tramite una nota ufficiale, dichiarando che Sven-Goran si è spento "questa mattina a casa, circondato dai più stretti familiari"
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Sven-Goran Eriksson, celebre allenatore svedese noto per il suo lungo percorso calcistico in Europa e per aver guidato la Nazionale inglese, è morto all’età di 76 anni a causa di un cancro al pancreas. La malattia, diagnosticata come inoperabile, ha segnato gli ultimi mesi della sua vita, portandolo a ritirarsi gradualmente dalle scene pubbliche.

La lunga lotta contro il cancro

Eriksson aveva reso pubblica la sua battaglia contro il cancro all’inizio dell’anno, quando aveva rivelato di avere solo un anno di vita a causa della gravità della malattia. Il cancro al pancreas è noto per essere particolarmente aggressivo e difficile da trattare, spesso diagnosticato in fase avanzata quando le opzioni terapeutiche sono limitate. Nonostante la diagnosi infausta, Eriksson ha mostrato grande dignità e forza, scegliendo di condividere con il pubblico le sue riflessioni e il suo amore per la vita e il calcio.

Pochi giorni prima della sua morte, Eriksson ha partecipato a un docufilm intitolato semplicemente “Sven“, in cui ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera e della sua vita personale. Questo documentario è diventato il suo ultimo omaggio al mondo dello sport e ai suoi fan. In un messaggio toccante, l’ex allenatore ha espresso il suo desiderio per il ricordo che avrebbe voluto lasciare: “Spero di essere ricordato come un brav’uomo“.

L’annuncio della famiglia

La famiglia di Eriksson ha annunciato la sua morte tramite una nota ufficiale, dichiarando che Sven-Goran si è spento “questa mattina a casa, circondato dai più stretti familiari“. La nota menziona la presenza della figlia Lina, del figlio Johan con la moglie Amana, della nipote Sky, del padre Sven, della fidanzata Yanisette con il figlio Alcides, e del fratello Lars-Erik con la moglie Jumnong. La famiglia ha richiesto rispetto per il loro desiderio di vivere questo momento di dolore in privato.

Con la sua scomparsa, il mondo del calcio perde una figura di grande rilievo, un uomo che ha saputo lasciare un segno profondo in ogni squadra che ha allenato. In Italia, Eriksson è stato particolarmente apprezzato per il suo lavoro con club come la Roma, la Fiorentina, la Sampdoria e la Lazio, dimostrando sempre grande professionalità e passione per il gioco. Il suo approccio tattico e la sua capacità di ispirare i giocatori sono stati celebrati da colleghi e tifosi.

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