L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) potrebbe valutare se sia necessario dichiarare nuovamente il vaiolo delle scimmie (Mpox) un’emergenza sanitaria internazionale, dopo gli ultimi sviluppi epidemiologici in Africa che stanno destando preoccupazione. A informare delle intenzioni dell’Agenzia Onu per la salute è il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus: “sto considerando di convocare un Emergency Committee“, il comitato di esperti previsto dall’Ihr (International Health Regulations), “per consigliarmi se l’epidemia di Mpox debba essere dichiarata un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic)”.
È passato poco più di un anno da quando, a maggio 2023, l’Oms aveva annunciato la fine dell’emergenza Mpox dichiarata a luglio 2022, dopo che il virus aveva cominciato a dilagare a livello globale e in Europa. Il Dg Tedros potrebbe ora chiedere un parere agli esperti sulla necessità di alzare nuovamente il livello di allerta. “Mentre un ceppo più letale di Mpox si diffonde in diversi Paesi africani – ha spiegato in questi giorni su X – l’Oms, i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, i governi locali e i partner” in campo “stanno ulteriormente potenziando la risposta” con l’obiettivo di “interrompere la trasmissione della malattia. Ma sono necessari più finanziamenti e supporto per una risposta completa“. Da qui le valutazioni del Dg Oms sul nodo Pheic.
Se infatti negli ultimi mesi era stata la Repubblica democratica del Congo (Rdc) l’epicentro di un’epidemia senza precedenti di Mpox, ora questa si è allargata oltre i confini del Paese coinvolgendo altri Stati dell’area. E come riporta ‘Science’ online, il sequenziamento virale di 3 casi segnalati nei giorni scorsi in Uganda e Kenya ha confermato che questi contagi sono tutti collegati a una variante più letale osservata in precedenza solo nella Repubblica democratica del Congo.
Il Paese africano aveva allertato i ‘vicini’ su questo rischio. Il timore è che tutto questo possa essere precursore di una nuova epidemia più ampia di Mpox, dopo che 2 anni fa il ceppo più lieve si era diffuso in tutto il mondo. L’Oms valuta per questo di chiedere maggiore aiuto per potenziare ulteriormente la risposta, cosa “urgentemente necessaria nel mezzo di un’epidemia in espansione”, ha evidenziato il Dg in una dichiarazione a ‘Science Insider’.
Nel focus dedicato dalla rivista scientifica alla situazione africana sul fronte del vaiolo delle scimmie, si ricorda che il ceppo trovato nella Rdc, clade 1, ha ucciso circa il 3% delle persone infettate nell’ultimo anno. La varietà più lieve di Mpox, clade 2, è esplosa dalla Nigeria nel maggio 2022, infettando fino ad oggi quasi 100mila persone in 116 Paesi e diffondendosi principalmente tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm). Sono stati 208 i decessi segnalati, con un tasso di mortalità ben più basso, cioè 0,2%.