Il giudice per l’udienza preliminare di Roma ha respinto la richiesta di patteggiamento a 11 mesi e 10 giorni presentata da Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli e noto per il suo impegno durante la pandemia. Richeldi è accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente.
Il gup ha motivato il suo diniego affermando che si tratta di “una richiesta non congrua” poiché l’episodio in questione è di “non lieve entità”. Dopo l’udienza del 18 settembre, in cui i legali di Richeldi avevano presentato la nuova richiesta, il giudice ha ribadito il suo “no“, esprimendosi in un’ampia ordinanza. Secondo l’avvocata di parte civile Ilenia Guerrieri, il documento mette in evidenza “l’assenza di resipiscenza da parte dell’imputato e la mancanza di scuse“.
Nonostante le due richieste di patteggiamento avessero ricevuto il via libera dalla Procura, Richeldi ora affronterà un rinvio a giudizio. I suoi avvocati, il professor Carlo Bonzano e Ilaria Barsanti, hanno già annunciato l’intenzione di richiedere un rito ordinario.
“Eravamo certi che – al netto del merito e senza alcuna ammissione di responsabilità – la soluzione del patteggiamento potesse rappresentare un epilogo utile a sollevare gli animi di tutte le parti coinvolte in questa vicenda, ivi compresi i rispettivi familiari“, hanno dichiarato i legali di Richeldi. “A questo punto, affronteremo il dibattimento con serenità e determinazione, fiduciosi che il fatto possa essere finalmente valutato nella sua obiettività“.
In aggiunta, il collegio difensivo ha formalmente richiesto al gup di astenersi dal procedimento. “Il provvedimento del giudice, che ovviamente rispettiamo, pur non condividendolo, ci ha imposto di chiedere – spiegano – l’astensione perché vi sono nella diffusa ordinanza di rigetto ampi ed espliciti riferimenti al merito, tali da rendere evidente che questo stesso giudice si sia ormai formato un convincimento e non possa, dunque, svolgere un vero filtro in fase di udienza preliminare“.
Il giudice ha quindi sottoposto l’istanza al presidente del Tribunale, che dovrà decidere in merito, mentre è prevista la fissazione di una nuova udienza preliminare per esaminare la richiesta di processo. In tribunale era presente anche la parte offesa, che, commentando la decisione del giudice, ha affermato che “questi episodi vanno sempre denunciati, chiunque ti trovi di fronte“.
La vicenda ha avuto inizio all’inizio del 2022, quando il procedimento è stato avviato a piazzale Clodio, dopo che la vittima ha presentato una denuncia. Secondo l’accusa, Richeldi avrebbe molestato la donna al termine di una visita. I pubblici ministeri contestano al primario il reato di violenza sessuale aggravata, poiché il fatto sarebbe avvenuto “con abuso di relazione di prestazione d’opera” – come riportato nel capo di imputazione – visto che la vittima si era recata a visita dal suo medico di fiducia.