La vicenda della statuetta fenicia raffigurante il Melqart è stata oggetto in questi giorni di un articolo del Sole 24 Ore online a firma dell’Avv. Giuditta Giardini. L’articolo parla del prestito temporaneo della statuetta di cui beneficerà la città di Sciacca in occasione di Agrigento Capitale della Cultura 2025, prestito che è stato confermato a giudicare dall’impegno si spesa di 25000 euro previsto per l’operazione ma anche dallo stesso Assessore alla Cultura di Agrigento Costantino Ciulla in risposta alle domane della giornalista.
In un comunicato stampa, l’associazione L’AltraSciacca spiega: “L’articolo poi passa a un’analisi accurata di tutta la vicenda della statuetta, per la quale anche noi de L’AltraSciacca siamo stati interpellati dall’Avv. Giardini per la ricostruzione. La nostra associazione, infatti, in passato si è occupata diverse volte del Melqart aderendo all’iniziativa “Sciacca lo rivuole” promossa da Gaspare Falautano che da molto più tempo si batte per il ritorno in città del reperto“.
L’AltraSciacca ha anche scritto per ben due volte all’allora Assessore Regionale ai Beni Culturali Dott. Nicola Leanza non ottenendo alcuna risposta. Essa invece arrivò nel 2013 all’interrogazione dell’On. Matteo Mangiacavallo. Nella risposta si evince che il Melqart e’ un bene inalienabile della Regione Sicilia che non può essere restituito definitivamente al Comune di Sciacca per non compromettere il ruolo di istituti di riferimento nella conoscenza del patrimonio culturale e della storia archeologica della nostra terra, e in aggiunta per non creare clamorosi precedenti che potrebbero interessare altri musei regionali.
“Una risposta che lascia l’amaro in bocca – proseguono i soci – poiché il melqart avrebbe più risalto e il giusto collocamento nella città che l’ha riportato alla luce. Il melqart è presente nei nomi di alcune attività commerciali, nella toponomastica e perfino nei premi consegnati dalla nostra associazione in occasione del Premio Licata. Malgrado la lontananza del reperto dalla città, è stata messa in atto una narrazione che sicuramente manca nell’attuale città che lo ospita all’interno di un museo contenente tanti altri manufatti di uguale pregio se non superiore. Siamo felici del ritorno temporaneo della statuetta in città ma, cogliamo l’occasione dell’articolo postato sulla testata nazionale, per chiedere ancora una volta il ritorno permanente a Sciacca che nel frattempo si è attrezzata di un museo del mare con le caratteristiche richieste per la salvaguardia del reperto. Siamo speranzosi che finalmente, con la collocazione temporanea a Sciacca, si possa comprendere quanto sia importante che il Melqart resti a Sciacca. Ringraziamo l’Avv. Giardini per l’interessamento alla vicenda e per il supporto alla causa che la città di Sciacca porta avanti da anni“.