“Agli italiani che lavorano in Libano abbiamo sempre consigliato di lasciare il Paese il prima possibile“. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a una domanda a margine dell’assemblea dei Parlamentari del Ppe. “Ci sono ancora voli da Beirut verso l’Occidente. Quindi consigliamo loro di lasciare il Paese in questo momento“, ha aggiunto il ministro specificando che non sarebbero più di 300 gli italiani che si trovano in Libano per lavoro. Diversa la situazione per i circa 3mila italiani che hanno doppio passaporto e che non hanno interesse a lasciare il Paese.
“Stiamo lavorando per un cessate il fuoco in Libano e a Gaza. Questa è la priorità dell’Italia e del G7“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Ne ho parlato a lungo ieri anche col ministro degli Esteri dell’Iran cercando di convincerlo a darci una mano facendo pressione sugli Hezbollah affinché’ cessino gli attacchi contro Israele“, ha aggiunto. “Noi parleremo con Israele affinché non si pensi a un attacco via terra in Libano. Bisogna certamente dar vita a una nuova frontiera terrestre, così è stato fatto per la frontiera marittima, tra Israele e il Libano“.