Secondo l’ultimo bilancio fornito dalle autorità locali, le vittime delle devastanti alluvioni che hanno colpito la Bosnia Erzegovina tra 4 e 5 ottobre sono 26, mentre altre 5 persone risultano ancora disperse. 19 vittime sono state registrate nella sola Jablanica, una cinquantina di chilometri a ovest di Sarajevo, dove oggi si sono svolti i funerali collettivi delle vittime. Jablanica è la località la più pesantemente colpita dalla furia del maltempo che si è abbattuto sulla Bosnia Erzegovina.
Oltre a Jablanica, vittime e ingenti danni materiali si sono avuti a Konjic, Fojnica, Kiseljak e Kresevo, tutte località della Federazione croato-musulmana. Le alluvioni hanno risparmiato la Republika Srpska, l’altra entità del Paese balcanico.
La municipalità di Jablanica aveva proclamato per oggi una giornata di lutto. Alle cerimonie funebri nella località hanno partecipato alcune migliaia di persone provenienti anche da altre zone della Bosnia Erzegovina. A presiedere i riti religiosi – le vittime erano tutte di religione musulmana – è stato Husein Kavazovic, capo della Comunità islamica di Bosnia Erzegovina. Presenti il Premier dell’entità Nermin Niksic e altri esponenti politici e di governo locali. “Non servono parole“, ha detto Kavazovic, rivolgendosi ai partecipanti fuori dalla moschea di Jablanica. “Sebbene il dolore sia profondo e insopportabile, siamo consapevoli che Dio decide delle nostre vite. Siamo mortali”, ha aggiunto.
In tutta la zona colpita dalle inondazioni sono in corso le operazioni di ripristino dei servizi principali e delle strade e ferrovie interrotte dalle tante frane e smottamenti.