Uno studio pubblicato sul British Medical Journal evidenzia come i cambiamenti climatici aumentino i rischi per la salute umana, in particolare a causa delle piogge estreme. Questi eventi, come le piogge alluvionali che hanno colpito i Balcani e le regioni Adriatiche, possono incrementare il rischio di mortalità generale, nonché di malattie cardiache e polmonari, specialmente in aree con poca variabilità delle precipitazioni e scarsa vegetazione. La ricerca, condotta dall’Istituto di Epidemiologia Helmholtz Zentrum di Monaco, ha analizzato i dati di mortalità giornaliera e di pioggia in 645 località di 34 paesi, coprendo un periodo dal 1980 al 2020.
I risultati mostrano che un giorno di pioggia estrema, con una ricorrenza di cinque anni, è associato a un aumento dell’8% delle morti per tutte le cause, del 5% per quelle cardiovascolari e del 29% per quelle respiratorie nei 14 giorni successivi. Gli eventi di pioggia con un periodo di ritorno di due anni sono legati esclusivamente a un incremento delle morti respiratorie. Al contrario, le precipitazioni moderate sembrano avere un effetto protettivo, riducendo l’inquinamento atmosferico e mantenendo le persone in casa.