La scomparsa di Giorgio Lanciotti, l’artigiano 35enne di Scerne di Pineto, ha ormai superato il mese senza che ci sia stata alcuna traccia. L’uomo, noto per la sua attività a Roseto degli Abruzzi, è svanito nel nulla dopo un’escursione solitaria sul Corno Grande del Gran Sasso lo scorso 21 settembre 2024. Con il passare dei giorni, l’angoscia si è trasformata in un disperato appello, che ha raggiunto il pubblico nazionale tramite la celebre trasmissione Rai Chi l’ha visto?, specializzata nella ricerca di persone scomparse.
Una ricerca massiccia senza risultati
Le operazioni di soccorso iniziate immediatamente dopo la scomparsa di Giorgio hanno visto un impegno senza precedenti: oltre 600 soccorritori, coadiuvati da elicotteri e droni, hanno battuto palmo a palmo la vasta area montuosa circostante il Corno Grande, la vetta più alta degli Appennini. Per 26 giorni ininterrotti, le squadre di ricerca hanno perlustrato ogni angolo del territorio, setacciando i sentieri battuti e quelli più impervi. Tuttavia, nonostante l’enorme dispiegamento di mezzi e forze, nessuna traccia di Giorgio è stata trovata.
Le ricerche sono state sospese dopo quasi un mese di tentativi, nonostante l’insistenza e il desiderio della famiglia di proseguire. Una decisione che ha segnato un duro colpo per i parenti e gli amici del giovane artigiano, i quali si sono ritrovati costretti ad affrontare la dolorosa incertezza del suo destino. La montagna, apparentemente inespugnabile, sembrava aver inghiottito Giorgio, senza lasciare alcun indizio.
Una nuova ipotesi: e se Giorgio non fosse più in montagna?
Di fronte all’assenza di risultati concreti e con l’avvicinarsi dell’inverno, la famiglia di Giorgio Lanciotti ha deciso di esplorare un’altra pista. Una delle teorie che sta emergendo con forza negli ultimi giorni è che Giorgio, in un modo o nell’altro, possa essere riuscito a scendere a valle, forse in stato confusionale. Questa nuova ipotesi ha riacceso una flebile speranza: e se Giorgio fosse vivo, ma disorientato, incapace di ricordare chi è o dove si trova?
Si tratta di un’idea che, fino a poco tempo fa, i familiari avevano preferito non considerare apertamente, aggrappandosi alla speranza che il loro caro fosse ancora in montagna, in attesa di essere trovato. Tuttavia, la mancanza di riscontri concreti ha spinto i familiari a riconsiderare tutte le possibilità.
L’appello pubblico: chiunque abbia informazioni si faccia avanti
Proprio questa sera, durante la puntata di Chi l’ha visto?, sarà stato lanciato un appello disperato da parte della famiglia Lanciotti. Con la speranza che il programma possa raggiungere persone lontane e innescare nuove segnalazioni, i familiari chiedono al pubblico di prestare la massima attenzione a qualsiasi dettaglio che possa risultare utile alla ricerca di Giorgio. Anche il minimo sospetto potrebbe rivelarsi decisivo.
Sul sito ufficiale della trasmissione è stata pubblicata una scheda dettagliata con tutte le informazioni utili per riconoscerlo: alto 1,80 m, occhi scuri, capelli castani e corporatura robusta. Durante l’escursione, Giorgio indossava abbigliamento tecnico da montagna, ma una delle preoccupazioni maggiori della famiglia è che, se si trova effettivamente in stato confusionale, potrebbe aver smesso di portare gli abiti che indossava al momento della scomparsa.