Imparare a fare sogni lucidi? Ora basta uno smartphone

Il sognatore lucido, consapevole di trovarsi in uno stato irreale, è in grado di effettuare veri e propri “test di realtà”
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I neuroscienziati della Northwestern University hanno recentemente sviluppato un’innovativa applicazione mobile, in grado di favorire l’esperienza dei sogni lucidi attraverso un approccio tecnologico accessibile e personalizzato. Questa nuova metodologia, conosciuta come riattivazione mirata della lucidità (Targeted Lucidity Reactivation o TLR), sfrutta segnali sonori e tattili durante il sonno REM per stimolare la consapevolezza onirica. Questo processo porta un fenomeno tanto affascinante quanto raro, come il sogno lucido, alla portata di chiunque, aprendo nuovi orizzonti per l’autoconsapevolezza e il miglioramento del benessere personale.

La natura del sogno lucido: un mistero tra sogno e veglia

Il sogno lucido rappresenta una condizione anomala ma estremamente intrigante di coscienza durante il sonno, in cui l’individuo si rende conto di essere immerso in un sogno, pur senza svegliarsi. Questa consapevolezza permette al sognatore di muoversi e interagire attivamente con il mondo onirico, guidando eventi e situazioni. Per comprendere meglio il fenomeno, è utile definire il sogno lucido non solo come una rara esperienza personale, ma anche come una preziosa finestra sulla coscienza. Il sognatore lucido, consapevole di trovarsi in uno stato irreale, è infatti in grado di effettuare veri e propri “test di realtà, ossia di compiere azioni e raccogliere informazioni utili anche a comprendere il meccanismo del sogno stesso.

Ken Paller, neuroscienziato e responsabile dello studio, ha commentato come i sogni lucidi possano divenire uno strumento di esplorazione cognitiva con applicazioni pratiche. “Stiamo adottando un approccio ingegneristico del sonno per utilizzare il sogno come strumento di apprendimento e crescita,” ha affermato, sottolineando le possibili applicazioni del sogno lucido nella risoluzione di problemi, nella gestione degli incubi ricorrenti e nel miglioramento delle abilità cognitive e fisiche. Tuttavia, sebbene molti aspirino a vivere questa esperienza, il sogno lucido resta una condizione eccezionale, sperimentata solo da una piccola percentuale della popolazione con frequenza regolare.

Tecniche tradizionali e i limiti delle metodologie convenzionali

Tradizionalmente, le persone interessate a esplorare la lucidità onirica si sono affidate a tecniche come la tenuta di un diario dei sogni, il “reality checking” (verifica della realtà), l’interruzione del sonno a orari prestabiliti e l’assunzione di integratori specifici. Queste pratiche, pur supportate da un’ampia comunità online di appassionati, presentano significativi limiti per i sognatori principianti, e molti utenti abbandonano l’esperimento dopo poco tempo per la difficoltà nel mantenere la pratica o la mancanza di risultati tangibili. Il professor Paller ha spiegato che tali metodologie, pur funzionando in alcuni casi, non offrono garanzie universali e possono risultare inefficaci soprattutto per coloro che non hanno mai sperimentato consapevolezza onirica.

L’arrivo delle tecnologie mobili ha spinto i ricercatori a esplorare nuove modalità per rendere la lucidità onirica accessibile a tutti. Alcuni dispositivi indossabili, progettati per inviare segnali sensoriali specifici durante il sonno, si sono già affermati come strumenti utili a facilitare la consapevolezza onirica, ma restano spesso costosi e difficili da reperire.

La riattivazione mirata della lucidità (TLR): tecnologia e consapevolezza onirica

Nel tentativo di superare i limiti delle tecniche tradizionali, i neuroscienziati della Northwestern University hanno sviluppato un’applicazione mobile basata sulla riattivazione mirata della lucidità (Targeted Lucidity Reactivation o TLR). Questo approccio si differenzia dalle tecniche precedenti poiché impiega stimoli sonori discreti durante la fase di sonno REM, fase in cui il cervello elabora intensamente le informazioni e il sognatore è più incline a sperimentare sogni lucidi.

La riattivazione mirata della lucidità si basa su un principio di condizionamento associativo: il cervello, preparato in fase di veglia a riconoscere i segnali sonori come un richiamo alla consapevolezza, risponde a tali stimoli anche durante il sonno, attivando memorie sensoriali che aiutano il sognatore a riconoscere l’irrealtà del sogno. L’applicazione utilizza toni sonori regolabili che vengono percepiti dal cervello senza destare il soggetto, mantenendo la continuità del sonno REM.

Questa tecnica si distingue in quanto non richiede preparazione complessa né strumenti costosi, risultando accessibile e facilmente adattabile alle esigenze di ogni sognatore. Prima di dormire, i partecipanti devono calibrare il volume dell’app per assicurarsi che il suono sia percepibile senza destarli completamente, e quindi eseguire una serie di esercizi di consapevolezza sul proprio stato fisico, mentale ed emotivo, con un’attenzione particolare ai dettagli ambientali. Questa consapevolezza preliminare predispone la mente ad attivare una risposta al segnale sonoro durante il sonno.

Lo studio sperimentale: esplorare i sogni con lo smartphone

La ricerca, pubblicata sulla rivista Consciousness and Cognition, ha coinvolto un gruppo iniziale di 26 partecipanti, selezionati sulla base di criteri rigorosi: capacità di ricordare sogni almeno tre o quattro volte a settimana, possesso di un dispositivo Android, abitudine a dormire dalle sette alle otto ore per notte e disponibilità a riaddormentarsi rapidamente se svegliati nel cuore della notte. Dei 26 soggetti iniziali, 19 hanno soddisfatto tutti i requisiti e sono stati inseriti nel campione finale. Ai partecipanti è stata fornita l’applicazione con il protocollo TLR e precise istruzioni su come configurarla.

Per la durata dell’esperimento, i partecipanti hanno utilizzato l’app ogni notte, monitorando i sogni con un diario onirico e indicando se il segnale sonoro inviato dall’app era stato rilevato o meno durante la fase REM. Se svegliati improvvisamente, i partecipanti dovevano valutare se fosse stata l’app a interrompere il loro sonno. Inoltre, ai soggetti era stato richiesto di annotare eventuali dettagli significativi del sogno, in modo da valutare l’efficacia dell’applicazione nella stimolazione dei sogni lucidi.

I risultati sperimentali: un aumento significativo della consapevolezza onirica

Per testare l’efficacia dell’applicazione, il team di ricerca ha condotto un secondo esperimento con 120 nuovi partecipanti, divisi in due gruppi: il gruppo sperimentale ha ricevuto segnali sonori effettivi durante il sonno, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto segnali fittizi o nessun segnale in notti alterne. I risultati sono stati significativi: la prima notte, il 17% dei partecipanti del gruppo sperimentale ha riportato un sogno lucido, contro il 5% del gruppo di controllo.

Questi dati sono di grande rilevanza per l’avanzamento della ricerca sul sogno lucido. “Anche un solo sogno lucido a settimana rappresenta un traguardo significativo per la maggior parte dei sognatori,” ha dichiarato Karen Konkoly, borsista post-dottorato in psicologia alla Northwestern. “Questa scoperta evidenzia il potenziale di una tecnologia accessibile per indurre sogni lucidi, senza bisogno di strumenti sofisticati o complessi,” ha proseguito la ricercatrice, aggiungendo che la metodologia ha l’obiettivo di rendere questa esperienza onirica alla portata di chiunque.

L’impatto psicologico e terapeutico dei sogni lucidi

La pratica del sogno lucido offre una serie di benefici psicologici con ricadute positive anche sulla salute mentale. Uno studio correlato ha evidenziato come i soggetti che sperimentano il sogno lucido riferiscano spesso di sentirsi più soddisfatti e meno ansiosi il giorno successivo, il che potrebbe avere notevoli implicazioni per la gestione dello stress. “Il sogno lucido non è solo un fenomeno curioso, ma può migliorare la qualità della vita, offrendo una maggiore consapevolezza interiore e una visione profonda dei propri stati emotivi“, ha spiegato Konkoly.

La possibilità di gestire e manipolare gli incubi, come anche la capacità di esplorare tematiche inconsce attraverso una maggiore consapevolezza onirica, potrebbe inoltre risultare utile per coloro che soffrono di incubi ricorrenti o di stress cronico, aprendo la strada a nuove tecniche di terapia. Al di là degli effetti sull’umore, il sogno lucido si è dimostrato un metodo efficace per risolvere questioni irrisolte, rielaborare emozioni difficili e approfondire la propria introspezione.

Il futuro della TLR e la prospettiva di una tecnologia indossabile

Secondo il professor Paller, il prossimo passo consisterà nello sviluppo di dispositivi indossabili che possano inviare segnali ancora più discreti, integrando il sogno lucido senza disturbare il ciclo naturale del sonno. La possibilità di utilizzare il sogno lucido come metodo per migliorare la crescita personale, la creatività e il benessere potrebbe portare a una maggiore diffusione di tali dispositivi, con effetti positivi per coloro che desiderano esplorare in modo consapevole il proprio subconscio.

L’introduzione di questi strumenti personalizzati segna l’avvento di una nuova era per la ricerca sul sonno, con tecnologie che, senza interrompere il riposo, potrebbero incentivare una sperimentazione mirata e autonoma del sogno lucido.

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