Molise: crisi idrica, razionamento dell’acqua in tutti i comuni

Gli accordi stipulati con Campania e Puglia prevedono il "razionamento proporzionale" delle risorse idriche in caso di carenza
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La gestione delle risorse idriche in Molise è diventata una priorità per evitare sprechi e fronteggiare la crisi che colpisce l’intera regione. Questo è l’esito del tavolo tecnico tenutosi oggi in Regione, durante il quale Grim, Egam e Molise Acque hanno concordato la necessità di un intervento coordinato e mirato.

Nei prossimi giorni sarà emessa una nota congiunta indirizzata alla Presidenza della Regione, invitando i 136 comuni molisani a collaborare attivamente per “razionare” l’acqua in modo da limitarne gli sprechi e garantirne la disponibilità. A differenza degli anni scorsi, quando le difficoltà idriche erano limitate ai mesi estivi, ora “il prolungarsi della siccità richiede un approccio più coordinato e strutturato“, hanno spiegato i rappresentanti del tavolo tecnico.

Anche se l’acqua disponibile dalle sorgenti è limitata, il sistema delle chiusure programmate durante le ore notturne ha finora garantito il fabbisogno regionale. Tuttavia, ci sono significative differenze nella gestione idrica tra i comuni: Termoli utilizza 100 litri al secondo per servire 30mila abitanti, mentre Campobasso impiega 330 litri al secondo per una popolazione di 60mila, indicando una maggiore dispersione.

Gli accordi stipulati con Campania e Puglia prevedono il “razionamento proporzionale” delle risorse idriche in caso di carenza.

Intanto, un consiglio regionale monotematico è stato convocato per martedì 8 ottobre, durante il quale si discuterà della crisi idrica e della situazione finanziaria di Molise Acque e GRIM, cercando soluzioni per affrontare la gestione sempre più difficile delle risorse idriche in una regione colpita dalla siccità prolungata.

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