Lo spettacolo celeste dello sciame meteorico delle Orionidi è atteso ogni anno, un evento causato dalla polvere lasciata dalla famosa cometa di Halley, che completa un’orbita intorno al Sole in media ogni 76 anni. Quest’anno, il picco di visibilità delle Orionidi avverrà tra 21 e 22 ottobre 2024, proprio quando la costellazione di Orione, a cui lo sciame deve il nome, si alzerà nel cielo autunnale.
Quando e come osservare le stelle cadenti delle Orionidi
Attivo dal 26 settembre al 22 novembre, il momento di massimo splendore dello sciame è previsto dunque la prossima settimana. Tuttavia, quest’anno le condizioni di osservazione potrebbero non essere ideali a causa della presenza della Luna gibbosa calante che rimarrà visibile per gran parte della notte. La luminosità del nostro satellite potrebbe compromettere la visibilità delle meteore, rendendo difficoltoso l’avvistamento delle scie luminose.
Le caratteristiche uniche delle Orionidi
Le Orionidi sono considerate tra gli sciami meteorici più belli dell’anno, grazie alla loro luminosità e velocità. Le meteore delle Orionidi viaggiano a una velocità straordinaria, raggiungendo l’atmosfera terrestre a 66 km/s (circa 238mila km/h). Questa rapidità le rende particolarmente spettacolari, anche se la presenza della luce lunare potrebbe ridurre il numero di meteore visibili a occhio nudo.
La cometa di Halley e i suoi 2 sciami meteorici
Le Orionidi sono uno dei 2 sciami meteorici annuali generati dalla cometa di Halley, l’unica cometa visibile a occhio nudo che può teoricamente essere osservata 2 volte in una vita umana. L’ultima volta che è transitata nel Sistema Solare interno è stato nel 1986, e la sua prossima apparizione è prevista per il 2061. Oltre alle Orionidi, Halley è responsabile anche dello sciame delle Eta Aquaridi, che raggiunge il suo picco a inizio maggio. Entrambi questi sciami meteorici sono visibili sia dall’emisfero settentrionale che da quello meridionale.
Come si formano gli sciami meteorici?
Gli sciami meteorici sono causati da nubi di polvere e detriti lasciati dalle comete mentre attraversano il Sistema Solare interno nel loro cammino attorno al Sole. Quando la Terra attraversa queste nubi di polveri, i detriti entrano nell’atmosfera terrestre, creando scie luminose, comunemente chiamate stelle cadenti. Nonostante la loro origine lontana, le Orionidi sembrano provenire da una zona vicina a Betelgeuse, una stella gigante rossa nella costellazione di Orione, famosa per la sua cintura formata dalle stelle Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Le stelle
Durante il picco dello sciame la costellazione di Orione raggiungerà il suo punto più alto nel cielo settentrionale nella seconda parte della notte. Oltre alla cintura di Orione, questa parte del cielo è arricchita dalla presenza di alcune delle stelle più luminose del firmamento, tra cui Sirio, Rigel e Capella, che offriranno una cornice ideale per l’osservazione delle Orionidi.
Anche se quest’anno le condizioni non saranno perfette per l’osservazione dello sciame, il fascino delle Orionidi rimane intatto, promettendo comunque uno spettacolo suggestivo per chiunque voglia volgere lo sguardo al cielo.