Quarto vaccino contro l’Hpv approvato: “Sarà possibile proteggere più ragazze dal cancro al collo dell’utero”

"Aggiungendo un'altra opzione per un programma di vaccinazione a dose singola contro l'Hpv, abbiamo compiuto un altro passo avanti verso il momento in cui questo tumore sarà relegato nei libri di storia"
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Un quarto vaccino contro il papillomavirus umano (Hpv) è stato prequalificato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per essere utilizzato in un programma a singola dose. L’Oms ha annunciato che questo passo “contribuirà a migliorare la fornitura sostenibile di vaccini anti-Hpv, consentendo di raggiungere più ragazze con prodotti scudo che prevengono il cancro al collo dell’utero“.

La decisione è stata presa sulla base di nuovi dati riguardanti il vaccino Cecolin, che ha soddisfatto i criteri stabiliti nelle raccomandazioni Oms del 2022, relative all’uso alternativo dei vaccini anti-Hpv in programmi monodose. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha commentato: “A differenza della maggior parte degli altri tumori, abbiamo la capacità di eliminare il cancro al collo dell’utero, insieme alle sue dolorose disuguaglianze“. Ha aggiunto inoltre: “Aggiungendo un’altra opzione per un programma di vaccinazione a dose singola contro l’Hpv, abbiamo compiuto un altro passo avanti verso il momento in cui questo tumore sarà relegato nei libri di storia“.

Secondo l’Oms, l’Hpv è responsabile di oltre il 95% dei 660.000 casi di cancro al collo dell’utero che si verificano ogni anno nel mondo. Ogni due minuti, una donna muore a causa di questa malattia prevenibile, e il 90% di questi decessi si verifica nei Paesi a basso e medio reddito. Dei 20 Paesi più colpiti da questa forma di cancro, 19 si trovano in Africa.

Dal 2018, la carenza di forniture globali di vaccini Hpv ha rallentato l’introduzione di questo strumento essenziale per la prevenzione del cancro cervicale. Le sfide di produzione incontrate da uno dei principali produttori nel corso del 2023 hanno portato a ulteriori riduzioni nella disponibilità, con gravi impatti soprattutto in Africa e Asia. Kate O’Brien, direttrice del Dipartimento di immunizzazione, vaccini e prodotti biologici dell’Oms, ha sottolineato: “Avere il 90% delle ragazze completamente vaccinate con il vaccino Hpv entro i 15 anni di età è l’obiettivo del primo pilastro della strategia globale dell’Oms per l’eliminazione del cancro cervicale“. Ha inoltre evidenziato che “date le continue difficoltà di fornitura, questa aggiunta di un prodotto vaccinale monodose significa che i Paesi avranno una maggiore scelta“.

I dati globali pubblicati il 15 luglio 2024 hanno evidenziato un aumento della copertura del vaccino monodose contro l’Hpv tra le ragazze di età compresa tra 9 e 14 anni, passata dal 20% nel 2022 al 27% nel 2023. In quell’anno, 37 paesi avevano già iniziato ad implementare il programma monodose, numero salito a 57 al 10 settembre 2024. L’Oms stima che l’adozione del programma monodose abbia permesso di raggiungere almeno 6 milioni di ragazze in più con il vaccino Hpv nel 2023.

All’inizio di quest’anno, numerosi Paesi e partner hanno stanziato quasi 600 milioni di dollari in nuovi finanziamenti per sostenere l’eliminazione del cancro cervicale. Inoltre, l’Oms ha ricordato la prequalifica concessa il 2 agosto 2024 a un ulteriore vaccino anti-Hpv, Walrinvax, che diventa il quinto prodotto disponibile sul mercato globale. Questo vaccino è stato prequalificato per l’uso in un programma a due dosi, ma saranno necessari ulteriori dati per stabilire se potrà essere raccomandato per un programma a dose singola.

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