Spazio, Valente (ASI): “IAC è risultato dello sforzo del sistema Italia”

L'evento "vuole evidenziare il potenziale delle nuove frontiere dell'esplorazione spaziale"
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Il 75° International Astronautical Congress (IAC), organizzato dall’International Astronautical Federation e ospitato da Aidaa, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Leonardo “è il risultato riuscito di uno sforzo coordinato del sistema Italia“: è quanto ha sottolineato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale italiana, durante la cerimonia inaugurale al Mico di Milano. “Questo congresso rappresenta una piattaforma unica e globale che favorisce lo scambio di conoscenze tra Paesi lontani, emergenti e in via di sviluppo. Svolge un ruolo cruciale nella costruzione di nuove partnership tra le diverse comunità spaziali composte da agenzie spaziali, industria, accademia, giovani, decisori e tutti i rappresentanti della società civile“.

L’evento “vuole evidenziare il potenziale delle nuove frontiere dell’esplorazione spaziale e i benefici dello spazio per gli utenti locali, regionali e internazionali” e quest’anno sarà “veramente inclusivo, con una rappresentanza che spazia dalla diversità geografica all’impatto generazionale“.

L’ASI “in collaborazione con il ministero dell’Università e della Ricerca ha favorito la partecipazione di studenti e giovani professionisti dei Paesi emergenti, provenienti in particolare dall’Africa e dall’America Latina“. Il congresso è una pietra miliare per la leadership spaziale con “un numero senza precedenti di 60 capi di agenzie spaziali e leader provenienti dai 5 Continenti“. In questa settimana “incoraggio tutti voi a cogliere questa opportunità per far progredire la cooperazione Spaziale globale. Lavoriamo insieme per ispirare le prossime generazioni, per promuovere l’empowerment dei giovani e costruire un futuro più inclusivo e sostenibile attraverso l’esplorazione Spaziale per scopi pacifici. Siamo profondamente convinti che questo 75° IAC di Milano ci offra la possibilità di abbracciare la diversità e l’inclusione, di alimentare un ecosistema di innovazione e di guidare progressi pionieristici per il futuro dell’esplorazione, assicurando che lo Spazio diventi davvero lo Spazio per tutti“.

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