Alessandro Trinchera, fisico di origine pugliese, laureato all’Università Eberhard-Karls di Tubinga, in Germania, e oggi ricercatore indipendente, è autore di un articolo dirompente sulla rivista scientifica “International Journal of Astrophysics and Space Science”, dal titolo: “On the Andromeda-Milky Way Future Encounter: Thrice Faster Over Time” (“Sull’incontro futuro tra Andromeda e la Via Lattea: tre volte più veloce nel tempo”). Lo studio del fisico italo-tedesco mira a esplorare le dinamiche dell’incontro previsto tra le due galassie principali del Gruppo Locale – Andromeda e la Via Lattea – utilizzando un approccio alternativo: il “New Tired Light” (NTL).
Contrariamente al modello cosmologico del “Big Bang”, che prevede la collisione tra le galassie in 4,5 miliardi di anni, l’analisi di Trinchera è basata sulle interazioni tra fotoni ed elettroni nello spazio, stimando che l’impatto avverrà in soli 1,7 miliardi di anni: tre volte più velocemente rispetto a quanto previsto dall’attuale teoria di riferimento per la comunità scientifica. “Il mio studio New Tired Light sfida di fatto la visione classica dell’Universo in espansione, proponendo un contesto alternativo che potrebbe aprire nuove strade nella comprensione futura delle dinamiche cosmologiche e del redshift”, afferma Alessandro Trinchera. “Purtroppo – prosegue il ricercatore italiano – il modello del Big Bang, basato sulla errata interpretazione del redshift come espansione dell’Universo, è oggi l’unica versione accettata dalle riviste scientifiche più prestigiose e, non a caso, riceve ingenti finanziamenti pubblici. Questa situazione tende a creare un circolo vizioso in cui solo gli articoli delle Università o quelli che si conformano a questa visione vengono realmente presi in considerazione. Scrivere fuori da questi schemi significa, di fatto, essere esclusi dai giochi”.
Il lavoro di Trinchera
Il lavoro condotto dal fisico di origine pugliese, nello specifico, si distingue per il rifiuto dell’espansione dello spazio come fondamento delle indagini scientifiche, sostituendolo con l’idea che i fotoni tendano a perdere energia interagendo con le particelle presenti lungo il proprio percorso. Nel suo studio, Trinchera conclude che la velocità con cui Andromeda si avvicina alla Via Lattea, è di 158,5 km/s superiore ai 110 km/s previsti dal modello tradizionale. Pertanto, la Via Lattea e Andromeda, entrambe parte del Gruppo Locale di galassie, sono destinate a scontrarsi ma molto piú rapidamente del previsto. Mentre il modello cosmologico standard prevede che questo avvenga tra 4,5 miliardi di anni, Trinchera calcola un tempo di collisione significativamente più breve, pari a 1,7 miliardi di anni.
Sia il modello standard, sia l’approccio Tired Light di Trinchera calcolano il tempo di collisione utilizzando dinamiche kepleriane. Tuttavia, mentre il primo considera l’espansione dello spazio ininfluente tra galassie molto vicine, il modello Tired Light concepisce e identifica una velocità apparente di allontanamento di Andromeda rispetto alla Via Lattea. Questa velocità introduce una lieve correzione al calcolo del moto di avvicinamento tra le due galassie, portandolo da 110 km/s a 158,5 km/s, aprendo così una nuova frontiera nella ricerca astrofisica.