La 16ª conferenza delle Nazioni Unite sulla lotta alla desertificazione (COP16), che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Riyad, segna un momento cruciale nella lotta contro la desertificazione e la siccità. L’Arabia Saudita, uno dei principali produttori di petrolio, ospiterà il vertice, nonostante le critiche riguardo al suo ruolo nelle emissioni di gas serra. La conferenza mira a raggiungere un accordo globale per ripristinare terreni degradati, una necessità crescente dato che il 40% delle terre del mondo sono già compromesse.
L’Arabia Saudita ha pianificato di restaurare 40 milioni di ettari, ma finora ha ripristinato solo 240mila ettari. La sfida per i delegati sarà accelerare gli sforzi per il recupero dei suoli e promuovere un approccio proattivo alla gestione della siccità. Nonostante il regno sia criticato per il suo contributo al cambiamento climatico, la sua esposizione diretta alla desertificazione ne accresce la credibilità nella lotta contro questo fenomeno. La conferenza vedrà la partecipazione di leader internazionali, tra cui il presidente francese Macron, e potrebbe rappresentare un’opportunità per coinvolgere la società civile e sensibilizzare sulla questione.