Il futuro della NASA e dell’esplorazione spaziale: cosa potrebbe cambiare con Trump alla Casa Bianca

Il futuro della NASA sotto una seconda amministrazione Trump è ancora incerto
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Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca previsto per gennaio, l’esplorazione spaziale statunitense potrebbe affrontare nuovi orientamenti e sfide. In particolare, il programma Artemis della NASA, che ha come obiettivo il ritorno dell’uomo sulla Luna, potrebbe subire modifiche significative per rispondere alla crescente competizione con la Cina, che intende sbarcare sulla Luna entro il 2030.

Cambiamenti per il programma Artemis

Sotto la guida di Trump, il programma Artemis, nato proprio durante la sua prima amministrazione, potrebbe subire un’accelerazione per garantire che gli Stati Uniti mantengano la leadership nello Spazio. Tuttavia, con SpaceX di Elon Musk pronta a lanciare missioni a costi più bassi grazie al razzo Starship, ci si aspetta che il governo riveda il programma Artemis per adattarlo alla concorrenza e alle esigenze di budget. Il razzo SLS della NASA, infatti, comporta un costo elevato, stimato in 4,1 miliardi di dollari per lancio, il che lo rende una scelta poco sostenibile a lungo termine. Starship di SpaceX, invece, promette costi inferiori a 10 milioni di dollari per lancio, rendendo questa opzione molto attraente.

Jim Free, amministratore associato della NASA, ha invitato l’amministrazione entrante a non deviare troppo dal piano attuale, ma con Musk in una posizione di influenza all’interno del governo, non è escluso che venga proposta una revisione del programma Artemis per includere Starship come opzione principale.

L’influenza di Elon Musk e la regolamentazione del settore spaziale

La nuova amministrazione Trump potrebbe anche creare un ambiente regolamentare più favorevole per Musk e le sue aziende, inclusa SpaceX. Musk, che ha espresso insoddisfazione verso le attuali regolamentazioni della Federal Aviation Administration (FAA), spera in un alleggerimento normativo che possa accelerare i test e il lancio di Starship. Se la Casa Bianca scegliesse di attenuare queste restrizioni, SpaceX potrebbe ridurre i tempi di sviluppo e accelerare il programma di esplorazione lunare e marziana.

Inoltre, si prevede che Musk possa influenzare le decisioni riguardanti il programma Artemis e i progetti spaziali militari, come la Space National Guard, promossa da Trump per rafforzare le difese spaziali. L’eventuale nomina di figure vicine a Musk in ruoli chiave all’interno della NASA o del Dipartimento della Difesa potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione di SpaceX nel settore.

La sfida con la Cina e il futuro della leadership spaziale americana

Il confronto con la Cina è destinato a intensificarsi. Il programma spaziale cinese, che punta alla costruzione di una base lunare e a una missione per il ritorno di campioni marziani, rappresenta una sfida alla leadership americana. La NASA, con il supporto di altre agenzie spaziali internazionali, spera di raggiungere questi obiettivi in tempi più rapidi, ma con una potenziale influenza di Musk sulla politica spaziale, il focus potrebbe spostarsi sull’ottimizzazione dei costi, anche a scapito di alcuni programmi indipendenti della NASA, come il Mars Sample Return (MSR). Secondo Casey Dreier, capo della politica spaziale alla Planetary Society, il futuro del MSR come progetto indipendente sembra incerto. Musk ha proposto di utilizzare Starship per raccogliere campioni da Marte e portarli sulla Terra, il che potrebbe risultare più efficiente e meno costoso rispetto al piano della NASA.

Rischi per le missioni scientifiche

Alcuni esperti temono che una seconda amministrazione Trump possa ridurre i fondi destinati alle missioni scientifiche terrestri della NASA, che già erano state minacciate di tagli durante la prima presidenza Trump. Inoltre, le preoccupazioni riguardanti la congestione dello Spazio vicino alla Terra e l’aumento dei detriti orbitali potrebbero essere aggravate dalla crescente presenza delle mega-costellazioni satellitari di Starlink.

Futuro incerto

Il futuro della NASA sotto una seconda amministrazione Trump è ancora incerto e dipenderà in gran parte dalla nomina del nuovo amministratore dell’agenzia spaziale e dalle politiche del Consiglio Spaziale Nazionale. Con l’influenza di Musk e il cambiamento delle priorità spaziali, gli Stati Uniti si trovano a un bivio: dovranno scegliere tra mantenere il tradizionale approccio pubblico, centrato su progetti come SLS, o adottare una visione più improntata alla collaborazione con il settore privato, privilegiando efficienza e costi contenuti. In ogni caso, la sfida sarà mantenere la leadership spaziale americana in un contesto globale sempre più competitivo e complesso.

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