L’11 dicembre 1997, a Kyoto, in Giappone, fu siglato il Protocollo di Kyoto, un accordo fondamentale nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Questo trattato vincolante prevedeva che i Paesi industrializzati riducessero le loro emissioni di gas serra del 5,2% rispetto ai livelli del 1990, con l’obiettivo di rallentare il riscaldamento globale e contrastare il cambiamento climatico.
Il Protocollo di Kyoto rappresentava un impegno storico, riconoscendo che i Paesi sviluppati, responsabili della maggior parte delle emissioni storiche, avrebbero dovuto assumersi la principale responsabilità nella lotta contro il cambiamento climatico. I Paesi firmatari si impegnavano a rispettare obiettivi di riduzione delle emissioni in un periodo che andava dal 2008 al 2012.
Il Protocollo entrò in vigore solo quando fu ratificato da almeno 55 Stati che rappresentavano almeno il 55% delle emissioni totali dei paesi sviluppati. Nonostante alcuni importanti Paesi, come gli Stati Uniti, abbiano rifiutato di ratificarlo, il trattato segnò un passo fondamentale nel riconoscimento globale del cambiamento climatico come una sfida collettiva. Il Protocollo di Kyoto rappresentò così una pietra miliare nell’evoluzione delle politiche ambientali internazionali.