500 terremoti al giorno, un vulcano sottomarino potrebbe presto risvegliarsi

Un nuovo studio potrebbe rivelarsi la prima predizione a lungo termine di un’eruzione vulcanica mai realizzata con successo
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Gli scienziati hanno avanzato una previsione audace: l’Axial Seamount, un vulcano sottomarino situato al largo della costa dell’Oregon (USA), potrebbe eruttare entro la fine del 2025. Se questa previsione si avverasse, sarebbe la prima predizione a lungo termine di un’eruzione vulcanica mai realizzata con successo. La sfida è particolarmente complessa perché prevedere eruzioni vulcaniche, soprattutto sottomarine, è un’impresa che attualmente si limita a un preavviso di poche ore.

Axial Seamount, laboratorio naturale perfetto

Situato a circa 480 km dalla costa Ovest degli Stati Uniti, sull’asse della dorsale Juan de Fuca, l’Axial Seamount è considerato il vulcano sottomarino più attivo del Nord/Est del Pacifico. Con eruzioni documentate nel 1997, 2011 e 2015, la sua regolarità lo ha reso il candidato ideale per lo studio dei fenomeni pre-eruttivi. Per questo motivo, dal 1997 è stato equipaggiato con strumenti di monitoraggio come parte del primo osservatorio vulcanico sottomarino al mondo.

Segnali di avvertimento

Le osservazioni degli ultimi decenni hanno rivelato 2 segnali chiave che precedono un’eruzione. Il primo è il progressivo rigonfiamento della superficie vulcanica, causato dall’accumulo di magma nel sottosuolo e dall’aumento della pressione. Il secondo è l’intensificarsi dell’attività sismica, con centinaia di terremoti rilevati ogni giorno.

Nel 2024, gli scienziati Bill Chadwick e Scott Nooner hanno osservato un’accelerazione del tasso di rigonfiamento: da 5-10 cm all’anno a 15 cm verso la metà dell’anno, con picchi di 25 cm al centro della caldera. Parallelamente, la sismicità ha raggiunto livelli record, con oltre 500 terremoti al giorno in alcuni periodi.

La prossima eruzione del vulcano sottomarino Axial Seamount

Dopo 6 mesi di attività stabile ma intensa, i ricercatori hanno concluso che l’Axial Seamount ha raggiunto livelli di rigonfiamento e pressione comparabili a quelli osservati prima dell’eruzione del 2015. Secondo i loro modelli, è altamente probabile che il vulcano erutti entro il 2025. Tuttavia, rimangono incognite: l’attività vulcanica può essere imprevedibile, e il comportamento dell’Axial potrebbe cambiare in modo inatteso.

Un passo avanti per la vulcanologia

Questa previsione rappresenta un importante progresso per la vulcanologia. Osservare l’evoluzione dell’Axial Seamount nei prossimi mesi permetterà di affinare i modelli predittivi, fornendo strumenti preziosi per comprendere e anticipare le eruzioni non solo nei vulcani sottomarini, ma anche in quelli terrestri. La ricerca, presentata all’incontro annuale dell’American Geophysical Union, segna in ogni caso un punto di svolta nello studio dei vulcani.

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