Un errore burocratico ha “bloccato” all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo le bare dei due alpinisti romagnoli morti sul Gran Sasso. All’origine del problema un refuso nella scheda Istat, che si compila in caso di decesso. Nella scheda è stato scritto per errore che il comune dove è avvenuta la morte è Pietracamela, quando invece è Isola Gran Sasso. Lo riporta Il Messaggero. Così le procedure per l’invio dell’autorizzazione al trasporto delle bare di Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48, stanno ritardando. I corpi dei due alpinisti sarebbero dovuti già partire per Santarcangelo di Romagna, dove il 2 gennaio si terranno i funerali separati.
“La richiesta di tutta la documentazione ci è arrivata, inaspettata, il 27 dicembre, la sera – dice il sindaco di Pietracamela, Antonio Villani – anche se non di nostra competenza, abbiamo capito la necessità e ci siamo subito messi in contatto con le pompe funebri. Domani mattina, tutte le carte saranno pronte. L’impiegata che si occupa di questo servizio è una sola e, nonostante il Comune chiuso sabato e domenica, ha provveduto subito ad avviare le procedure. Ho anche parlato con il sindaco di Santarcangelo di Romagna, che ha capito. Noi siamo facendo il possibile, siamo un piccolo Comune di 200 abitanti e stiamo svolgendo celermente questa incombenza, perché abbiamo capito la situazione. Senza nessuna polemica voglio sottolineare che la Valle dell’Inferno, dove sono morti i due alpinisti, è nel comune di Isola del Gran Sasso e non nel nostro territorio, ma l’errore fatto nella scheda Istat ha indotto il magistrato a chiedere a noi la documentazione per sbloccare le salme, che, ripeto, stiamo facendo anche se è non successo nel nostro territorio”.
Sulla vicenda, la pm Laura Colica ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato contro ignoti. Dopo le autopsie i corpi sono stati subito restituiti ai familiari per la sepoltura.