L’appello: “salvare i calciatori con il test rapido dell’esoma”, l’esame e la procedura

A lanciare l'appello è Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell'Istituto di ricerche Altamedica: le mosse dopo il caso Bove
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“I giocatori di calcio di serie A siano sottoposti all’esame genetico dell’esoma completo con risultati in soli 10 giorni. E’ un salvavita che può mappare in poco tempo, con un semplice prelievo del sangue, la predisposizione genetica di un individuo garantendo la prevenzione di eventi fatali sul campo”. A lanciare l’appello è Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell’Istituto di ricerche Altamedica. “Alla luce del recente caso del calciatore di Serie A, Edoardo Bove della Fiorentina, “che ha dovuto affrontare un grave problema cardiaco – ricorda lo specialista – è necessario che i club sportivi ricorrano a test genetici di ultima generazione”.

Oggi, infatti, “un atleta può superare brillantemente tutti i test clinici previsti dalla medicina dello sport, ma nascondere nel proprio Dna una predisposizione genetica ad un gran numero di patologie, talune anche potenzialmente letali”. Per Giorlandino “è impensabile schierare un atleta professionista senza conoscere i suoi rischi genetici”. E “per i club, che investono enormi capitali su questi professionisti, affidarsi esclusivamente agli esami tradizionali è un rischio che non possono permettersi”. Ammonisce l’esperto: “il futuro non è scritto nei referti clinici: è scritto nell’esoma”, e “leggere quel futuro può fare la differenza per predire un dramma improvviso e impensabile”.

Ma che cos’è l’esame dell’esoma?

“Quello di cui parliamo – precisa Giorlandino – non è un semplice test genetico. L’esoma è quella parte del Dna che rappresenta il progetto costitutivo del nostro organismo, quella che codifica per le strutture proteiche e per le funzioni biologiche. Attraverso il whole exome sequencing (Wes), è possibile individuare varianti genetiche legate a rischi immediati di morte, come la sindrome di Brugada (tipo 1, 2 e 3), il QT lungo o corto, le cardiomiopatie aritmiche e dilatative, e anomalie vascolari e cerebrali quali ictus, aneurismi e malformazioni e numerose altre predisposizioni a severe, quanto inattese, patologie”.

Gli esiti dello studio sull’esoma “possono essere consegnati in 10 giorni, se ci si rivolge a laboratori all’avanguardia – puntualizza lo specialista – superando la lentezza di altri centri che richiedono diversi mesi”.

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