Dopo il passaggio rapido di una perturbazione nordatlantica, l’inverno subirà una battuta d’arresto significativa a causa dell’arrivo di un promontorio subtropicale ben strutturato. Questo sistema di alta pressione, proveniente dal Nord Africa, si estenderà verso l’Europa centrale a partire dal 16 dicembre, portando un clima decisamente più mite e un’interruzione delle tipiche condizioni invernali.
Secondo le proiezioni del modello ENS ECMWF, l’anticiclone subtropicale invaderà il bacino centrale del Mediterraneo, determinando temperature in quota, a 850 hPa, superiori ai valori medi del periodo di oltre +5°C. Questa situazione favorirà un clima primaverile sulle montagne e nelle aree mediterranee, con giornate soleggiate e temperature massime che, lungo le coste tirreniche, potrebbero raggiungere i 18°C, in particolare tra Roma e Napoli. Tuttavia, in alcune zone come le valli interne e la Pianura Padana, si prospetta il rischio di inversione termica, con la formazione di nebbie persistenti e temperature più rigide al suolo rispetto alle quote collinari e montane.
Nonostante l’intensità di questa fase di alta pressione, è improbabile che il quadro meteorologico rimanga statico a lungo. I modelli previsionali indicano un possibile cambiamento a partire dal 20 dicembre, quando una saccatura nordatlantica potrebbe raggiungere l’Europa centro-meridionale, segnando il ritorno a condizioni più dinamiche. In particolare, intorno al 23 dicembre, si delinea l’ipotesi di una nuova irruzione artica, anche se è ancora prematuro trarre conclusioni definitive.
Questa pausa primaverile nel cuore dell’inverno rappresenta un’interessante anomalia stagionale, ma sarà probabilmente di breve durata, con il ritorno di una configurazione più tipica del periodo in prossimità delle festività natalizie. Gli sviluppi futuri richiederanno un attento monitoraggio per valutare l’evoluzione delle dinamiche atmosferiche sul Mediterraneo e sull’Europa.