Non solo comfort food e ingrediente “afrodisiaco” delle cene di San Valentino. Per la scienza, il cioccolato – rigorosamente fondente e non al latte – è anche un alimento amico della salute. Secondo uno studio a lungo termine condotto negli Stati Uniti, mangiare cioccolato fondente in cinque porzioni alla settimana sarebbe associato a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “BMJ” e trattano una tematica di salute pubblica rilevante, dato che il numero globale di persone con diabete di tipo 2 è destinato ad aumentare fino a raggiungere i 700 milioni di pazienti entro il 2045.
Perché i ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health, autori dello studio, si sono concentrati sul cioccolato? Questo alimento contiene alti livelli di flavonoli, un composto naturale presente nella frutta e nella verdura, che è stato dimostrato favorire la salute del cuore e ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Tuttavia, il collegamento tra il consumo di cioccolato e la patologia rimane controverso, a causa di risultati incoerenti nei vari studi precedenti. Una criticità comune è che la maggior parte di questi studi non ha preso in considerazione la differenza tra il cioccolato fondente e quello al latte, che differiscono per contenuto di cacao, latte e zucchero, e potrebbero quindi avere effetti diversi sul rischio di diabete di tipo 2.
Per fare chiarezza su questo punto, i ricercatori hanno combinato i dati di tre studi osservazionali a lungo termine condotti negli Stati Uniti, su infermieri e operatori sanitari che non avevano storie pregresse di diabete, malattie cardiache o cancro al momento del reclutamento. “I nostri risultati suggeriscono che non tutto il cioccolato è uguale – ha sottolineato l’autore principale dello studio, Binkai Liu – Per chiunque lo ami, questo è un promemoria che fare piccole scelte, come scegliere il cioccolato fondente rispetto al cioccolato al latte, può fare una differenza positiva per la propria salute“.
Per analizzare l’associazione tra consumo di cioccolato e diabete di tipo 2, i ricercatori hanno utilizzato questionari sulla frequenza alimentare, compilati ogni 4 anni da 192.208 partecipanti, e hanno esaminato il consumo di sottotipi di cioccolato (fondente e al latte) in un campione di 11.654 partecipanti, su un periodo di monitoraggio medio di 25 anni. Considerando che le variazioni del peso corporeo sono un forte indicatore del rischio di diabete di tipo 2, gli autori dello studio hanno utilizzato questi questionari anche per valutare l’apporto energetico totale dei partecipanti.
Lo studio porta dunque a una conclusione che potrebbe incentivare i consumatori a fare scelte alimentari più salutari, senza rinunciare al piacere del cioccolato, ma prediligendo quello fondente, che potrebbe avere effetti positivi sulla salute.