Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’University of Texas Health Science Center di San Antonio ha rilevato che il consumo di cibi infiammatori, come quelli ricchi di grassi saturi e colesterolo, aumenta il rischio di sviluppare demenza, come l’Alzheimer, fino al 20%, con punte che arrivano all’80%. La ricerca, pubblicata sulla rivista Alzheimer’s & Dementia, ha coinvolto 1.487 persone di età superiore ai 60 anni, monitorate per circa 13 anni. Durante il periodo di osservazione, circa il 20% dei partecipanti ha sviluppato una forma di demenza. I ricercatori hanno analizzato le abitudini alimentari, assegnando un punteggio di infiammazione in base alla composizione della dieta, considerando fattori come i grassi saturi e l’elevato apporto energetico, tipici della dieta occidentale.
I risultati indicano che una dieta pro-infiammatoria aumenta il rischio di demenza del 20%, mentre in caso di infiammazione particolarmente elevata il rischio può superare l’80%. Nonostante alcuni studi suggeriscano gli effetti protettivi di diete come quella mediterranea, non ci sono ancora conclusioni definitive. I ricercatori concludono che punteggi elevati di infiammazione sono correlati a un maggiore rischio di demenza e Alzheimer e invitano a proseguire gli studi su questo tema.